Re: Bell e la "contrazione effettiva"

From: Luigi Fortunati <fortunati.luigi_at_gmail.com>
Date: Sun, 03 Sep 2017 07:35:42 +0200

JTS sabato 02/09/2017 alle ore 13:26:24 ha scritto:
> Per quello che capisco io le due cose (aspetto dinamico e aspetto cinematico)
> sono collegate: le leggi della forza devono prevedere la contrazione perche'
> sono obbligate a farlo dall'invarianza per trasformazioni di Lorentz.

  Indipendentemente da ogni classificazione o collegamento tra
l'aspetto dinamico e quello cinematico, una considerazione banale e
semplicissima (di quelle che potrebbe fare la nonna) sulla questione
della contrazione (se è effettiva oppure no) è la seguente.

  Una molla si comprime "effettivamente" se che c'è qualcosa o qualcuno
che la comprime con la "forza".

  Invece se si comprime "apparentemente" vuol dire (semplicemente) che
non s'è compressa affatto ma che "sembra" essersi compressa senza però
averlo fatto realmente.

  Nelle trasformazioni di Lorentz la contrazione delle lunghezze è
apparente perché appare esserci solo se è osservata ponendosi in un
certo riferimento e non in un altro.

  Anche per le trasformazione di Einstein è così e la contrazione è
apparente.

  Però poi succede che il gemello parte per una stella lontana 40
anni-luce e ci arriva in soli 10 anni e allora la cosa non è più
"apparente"!

  Nessuno può percorrere 40 anni-luce in 10 anni se la distanza non si
comprime "effettivamente"!

  E anche nell'esperimento di Bell il filo non si potrebbe mai spezzare
se la distanza tra le due astronavi non si dilatasse *effettivamente*!

  Ecco perché nascono in tutti voi (e anche in me) i dubbi su queste
benedette contrazioni se siano effettive oppure no!

-- 
Credere è più facile che pensare
Luigi Fortunati
Received on Sun Sep 03 2017 - 07:35:42 CEST

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