il mezzo delle onde E-M

From: Valter Moretti <moretti_at_science.unitn.it>
Date: 1998/06/10

Tommy Gun wrote:
>
> Valter Moretti <moretti_at_science.unitn.it> one time typed on the
> computer keyboard :
>
> >
> >> >Ma secondo me e' ovvio! E' il campo elettromagnetico stesso.
> >> >In verita',
> >>
> >> Non e' cosi' ,,,, e' lo spazio vuoto ....
> >>
> >
> > Perche'? Le onde sono onde di campo elettromagnetico che ha sue
> > proprieta' fisiche, energia, impulso ecc...L'onda fa oscillare
> > il tensore elettromagnetico. Cosa non ti funziona in questo
> > punto di vista?
> >
>
> Che allora il campo gravitazionale si propaga nel campo gravitazionale

  No, le ONDE di campo gravitazionale, se mai, si propagheranno nel
  campo gravitazionale.

> and so on .. e' un punto di vista errato, il campo em si porpaga anche
> senza far oscillare nessun tensore .... il campo solo elettrico
> generato da una carica ferma si porpaga nel vuoto a c.
>
  Quest'ultima affermazione cosa significa? Il campo di una carica
ferma? Una carica ferma da sempre non emette alcun campo!
  Il campo e' lo stesso da sempre.
  Se invece prendi una carica ferma da tempo infinito in un sistema
  inerziale e improvvisiamente la acceleri, emette un'onda che si
  propaga NEL campo EM con velocita' C. Quando parlo di onda non e'
  essenziale che "onduli", basta che sia anche un solo fronte d'onda.

 Inoltre stiamo parlando di ONDE non del campo. Il campo e' definito
 nel vuoto, che non e' piu' tale nel momento in cui c'e' esso.
 Il campo e' fatto dai vettorini E e B e questi "oscillano" nel senso
 che cambiano nel tempo al passare della perturbazione.
 Quindi c'e' un onda di campo elettromagnetico. Il mezzo e'
 il campo em.

 Cosa analoga, le onde sonore nei solidi sono oscillazioni
 del reticolo, il mezzo e' il reticolo.
> >> >
> >> >Qualcuno dice che "i fisici non hanno capito bene cosa in realta'
> >> >succeda".
> >>
> >> Non mi risulta.
> >>
> > Mi riferivo a un'affermazione letta proprio su questo NG.
>
> Parte dall'assurto errato che chi frequenta il NG sia un fisico.
>
> > Se giri un po' la trovi anche tu.
>
> Non mi interessa.
>

 Sei tu che hai commentato per primo...
Se non ti interessava bastava che non dicessi nulla, hai scritto
"non, mi risulta" ed io ti ho detto dove era scritto.


> >
> > Se poi vuoi riferimenti piu' elevati ci sono stati diversi filosofi
> > (non della scienza)
>
> Che quindi non sono "fisici"
>

  E allora, della fisica possono parlare solo i fisici?

> >in questo senso i fisici non avrebbero
> > capito bene cosa in realta' succeda e si limiterebbero a "descrivere"
>
> I fisici sono piu' filosofi di tutti gli scienziati (secondo me) e
> capiscono benissimo cosa stanno facendo, senza che un pensatore che
> non capisce di cosa sta parlando glielo venga a dire! :-)
>
 Questa e' la tua opinione, a me interessano i commenti dei filosofi
 specialmente di gente come Kuhn o Popper. Che di fisica se ne
 capivano. Ma mi interessano anche le opinioni di chi non si occupa
 di scienza di professione per almeno due motivi

  1) la scienza la facciamo ANCHE per loro, qundi mi piace sapere
      cosa ne pensano loro, al limite per chiarirgli le idee su cosa
      stiamo realmente facendo. Anche perche' i finanziamenti alla
      ricerca non li decidono i fisici o i chimici ma gente che
      spesso di scienza non ne capisce un tubo.
  2) C'e' gente che ha le idee piu' chiare dei fisici su quello che
      sta accadendo nel mondo e su cosa stiamo realmente facendo
      indipendentemente dalle singole questioni tecniche.
      Se si lasciasse ai biochimici carta bianca sulle manipolazioni
      genetiche non oso pensare cosa verrebbe fuori. Gli scienziati
      hanno una non-etica interna che piu' o meno dice "se una cosa si
      puo' fare allora deve essere fatta". Credo che Hiroshima
      sia frutto *anche* di questa non-etica.
      Credo anche che sia giusto
      cosi' (non Hiroshima ma questo genere di non-etica), perche'
      porsi degli autolimiti avrebbe risultati negativi e poi non
      credo che gli scienziati siano in grado di darsi degli
      autolimiti. Credo invece che i limiti debbano essere imposti
      o comunque discussi dall'intera comunita' e da chi si occupa
      dei problemi collegati al rapporto tra uomo scienza e
      tecnologia per professione, includo anche i filosofi, i
      sociologi, i preti e papi, benche' io non sia cristiano ne'
      credente e mi trovi spesso in disaccordo con l'etica cattolica.
      Quindi credo che una discussione ed un ascoltarsi reciproco
      scienziati-non scienziati sia importante e NECESSARIO nel
      nostro tipo di mondo tecnologico. Non si tratta di impedire
      di mettere il naso nei nostri affari a chi non ne capisce
      niente (cosa per altro sacrosanta).

> > Io penso che sbaglino.
> > (Sono un fisico anch'io!)
>
> E allora?
>

  Ma senti, sei arrabbiato con qualcuno? Ti do fastidio?
  Perche' questo tono?


> Ciao
> Tommy



  Ciao, Valter

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 Valter Moretti,
 Department of Mathematics
 and INFN, Trento University
Received on Wed Jun 10 1998 - 00:00:00 CEST

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