Domandone sulle osservabili in MQ
Enrico Borghi wrote:
>
> Mauro RICCARDI ha scritto nel messaggio ...
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> Secondo me diventano operatori le variabili dinamiche della meccanica
> (analitica)classica. Le variabili dinamiche della m.c. sono, come � noto,
> funzioni di q e p; in particolare sono gli stessi q e p.
> Non diventano operatori grandezze che non possono essere espresse come
> funzioni di q e p, come, ad esempio, la massa o la carica elettrica.
> E le variabili puramente quantistiche (ad esempio lo spin)?
> Questa non diventa operatore: nasce gi� come operatore!
> Saluti
Sono sostanzialmente d'accordo con te, ma
scusa la pignoleria, la massa e la carica SONO classicamente
funzioni di p e q: sono funzioni costanti. E sono operatori
"costanti" in MQ.
(Inoltre la carica e' un "vero" operatore (non costante)
in teoria dei campi pero')
Vorrei dire due parole in piu' sulla struttura matematica
della MQ (NON teoria dei campi dove una nozione piu' generale
di stato e' necessaria).
Classicamente uno puo' definire le osservabili elementari
come qualche sottoclasse della classe dei sottoinsiemi dello spazio
delle fasi. Queste sono osservabili elementari nel senso che
ammettono solo due valori 0 = "falso" se lo stato del sistema
(che e' un punto nello spazio delle fasi) NON
appartiene all'insieme considerato, 1 = "vero" se lo stato
del sistema appartiene all'insieme.
Se la classe detta e' una sigma algebra (tipicamente la sigmaalgebra
di Borel) allora ci si puo' fare sopra la teoria della misura ed
e' possibile pensare gli stati come misure di Dirac
ed estendere la nozione di stato a misure di probabilita',
per esempio facendo la meccanica statistica.
Uno stato e' l'assegnazione della probabilita' che il punto del
sistema cada in un generico sottoinsieme misurabile, cioe'
la probabailita' che una generica osservabile elementare e' vera.
L'aspetto interressante e' che la sigma algebra ha una struttura
leggermente piu' complicata a quella della logica formale del
prim'ordine e gli insiemi (= osservabili elementari) si comportano
come proposizioni con i rispettivi connettivi logici sostituendo
al connettivo & l'intersezione, a l connettivo "o" (vel) l'unione
e cosi' via. Posso combinare osservabili elementari con i connettivi
per costruirne altre. Cio' corrisponde a lavorare con unione ed
intersezione sui rispettivi insiemi.
E' possibile quindi mostrare che le funzioni (misurabili) sullo
spazio delle fasi, cioe' le osservabili generali (forse troppo
generali), le posso costruire con le funzioni caratteristiche
degli insiemi delle osservabili elementari.
Che succede volendo fare la MQ?
E' chiaro che la struttura di sopra non puo' funzionare piu'
per il seguente motivo. Ammettiamo di aver definito le osservabili
elementari in qualche modo. Sappiamo dalla fisica che ci sono
osservabili elementari (tipo "la posizione cade in questo insieme
di valori" e "l'impulso cade in questo insieme di valori").
E' allora ovvio che queste osservabili elementari NON posso
unirle con connettivi logici per farne una terza, che non sarebbe
fisicamente possibile.
Bisogna trovare una struttura matematica che supporti tale
stranezza e che si riconduca alla buona vecchia sigma algebra
classica ogni qual volta lavoro con un insieme massimale di
osservabili elementari compatibili. Bisognerebbe ora
precisare un mucchio di cose che non posso esplicitare...
Tale struttura esiste ed e' (un sottoinsieme de) l'insieme dei
proiettori ortogonali in uno spazio di Hilbert.
Il requisito di compatibilita' e' definito dal fatto che i
proiettori commutino. Si puo' provare che ogni insieme massimale
di proiettori che commutano tra di loro costituisce una sigma
algebra (usando la topologia forte per interpretare le serie
di proiettori).
Uno stato e' l'assegnazione di una funzione a valori in [0, 1]
sull'insieme dei proiettori, tale che si riduca ad una misura
ordinaria su ogni sottoinsieme massimale di proiettori commutanti.
Esiste un teorema dovuto a Gleason che mostra che tali funzioni
(se lo spazio e' separabile e d altre cose) sono tutti e soli
gli operatori T di classe traccia, positivi con traccia uguale
a uno. In poche parole gli "stati misti". la probabilita' che
il proiettore P sia vero e' allora data da
tr TP
Gli stati puri sono i punti estremali dell'insieme dei T
e coincidono a meno di fasi e normalizzazione con i vettori
dello spazio di Hilbert.
Le osservabili generiche sono ottenute tramite le osservabili
elementari usando il teorema spettrale. In pratica per es.
l'impulso e' decomposto nella classe di osservabili elementari
"il valore dell' impulso cade in tale insieme". Queste osservabili
viste come proiettori, costituiscono una "misura spettrale" alla
quale e' automaticamente associato un unico operatore autoaggiunto
(l'operatore impulso nel nostro caso).
A questo punto bisogna dire come e' fatto esplicitamente
uno spazio di Hilbert per un sistema fisico e come sono fatte
le osservabili (elementari e non) in termini di operatori e
proiettori. E' a questo livello che scattano i principi di
corrospondenza tipo quello di Dirac sulle parentesi di Poisson
e commutatori. Tuttavia rimangono ambiguita' (dovute al'ambiguita'
del processo di simmetrizzazione di alcuni operatori...).
Si potrebbe poi fare vedere che gli stati puri costituiscono
uno spazio proiettivo metrico, ma mi fermo qui.
Voglio solo dire, che benche' le definizioni di stato che abbiamo
dato sembrano davvero generali, non sono sufficienti in teoria dei
campi, dove l'evidenza dice che ci sono stati che non possono
essere rappresentati da vettori (o operatori statistici) in un unico
spazio di Hilbert. I formalismo algebrico ed i teoremi GNS
sono una via di uscita da questo genere di problemi...
Ciao a tutti, Valter
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Valter Moretti,
Department of Mathematics
and INFN, Trento University
Received on Thu Jun 11 1998 - 00:00:00 CEST
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