Riferimenti inerziali

From: Valter Moretti <moretti_at_science.unitn.it>
Date: 1998/06/11

Raskolnikof wrote:
>
> Valter Moretti ha scritto:
> >>Raskolnikof ha scritto:
> ...
> >> Se mi parli di "piano uniforme di massa molto esteso, al limite
> infinito"
> >>ci
> >> spostiamo nel discorso dalla fisica alla matematica. Nel senso che le
> >> idealizzazioni che introduci nell'esperimento non sono riproducibili
> >>neanche
> >> lontanamente nella realt�.
> ...
> >Mi era sfuggita questa parte. Io non sono mica d'accordo.
> >L'idealizzazione del piano di massa e' la stessa che si usa
> >per il condensatore a facce piane in elettrostatica.
> >Perche' quella va bene e questa no?
>
> Io mi riferivo all'esempio "operativo" fatto da Elio in un suo post
> precedente,
> dove si parlava della natura di una forza che agiva in modo peculiare, con
> le stesse caratteristiche di una forza fittizia, su alcuni oggetti
> all'interno
> di un'astronave.
> Quindi l'esempio era s� "ideale", ma anche realizzabile in linea di
> principio.
>
> >Io posso sempre pensare che nel 10.000 sempre che ci sia ancora qualcuno
> >quaggiu', decidiamo di spianare un pianeta solido (non Giove)
> >facendone un parallelepipede (hai presente 2001 Odissea nelo spazio?)
> >A questo punto, se la massa e' omogenea, in vicinanza del blocco
> >il campo gravitazionale e' quello che dicevo io.
>
> Non voglio pignoleggiare, ma questo non risolve affatto il problema.
> In un esperimento pratico la simulazione di "forza fittizia" all'interno
> dell'astronave dovuta al campo gravitazionale della tua distribuzione di
> massa avrebbe soltanto l'effetto di un transiente.
> Ossia dopo un po' l'astronave abbandonerebbe il campo gravitazionale
> omogeneo e isotropo da te "costruito" e gli esperimenti sugli oggetti
> all'interno dell'astronave darebbero risultati differenti.
> In sostanza aspettando un po' il trucco viene smascherato.
>
> >Il discorso era solo ideale ovviamente, ma resta il fatto
> >che le forze fittizie non sono distinguibili da un campo
> >gravitazionale del tipo descritto.
>
> Qui vale quanto sopra. In teoria s�, in pratica no. Siccome a me interessa
> sapere "operativamente" come identificare i sistemi di riferimento inerziali
> della meccanica classica, non mi bastano, in questo contesto i discorsi
> ideali.
>
> Ciao, Raskolnikof


  Si, non e' questione di pignoleria, sono d'accordo, mi aspetto
  anche io che "alla fine", in ogni situazione concreta, riesco a
  distinguere, diciamo cosi', la "vera" forza di gravita' da una
  forza fittizia.
  La mia affermazione di sopra "le forze fittizie non sono
  distinguibili da un campo gravitazionale del tipo descritto"
  la intendo ovviamente in modo "locale", come si fa nella
  relativita' generale.
 
  Vorrei che Elio continuasse il discorso che ha generato
  questa discussione.
  Dove volevi arrivare Elio?
  

   Ciao, Valter

-----------------------------

 Valter Moretti,
 Department of Mathematics
 and INFN, Trento University
Received on Thu Jun 11 1998 - 00:00:00 CEST

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Sun Nov 24 2024 - 05:10:48 CET