Clessidra

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: 1998/06/12

Paolo B. ha scritto:
> On 8 Jun 1998 10:40:14 +0200, Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
> wrote:
>> La storia e' vera, ma la ionosfera non c'entra, perche' i
>> primi esperimenti di Marconi erano fatti con onde lunghe,
>> che non vengono riflesse dalla ionosfera.
>
> Le onde lunghe non vengono riflesse dalla ionosfera?
> Ne sei sicuro?
No. Non solo non ne sono sicuro, ma sono sicuro del contrario.
Insomma, questa volta l'ho detta grossa...
Spiegazione: mi sono affidato a vaghi ricordi...

Al contrario, la riflessione di un'onda e.m. da uno strato di plasma
avviene solo *al disotto* di una frequenza critica. Quindi le onde piu'
corte passano, quelle piu' lunghe vengono riflesse.
Allora quello che avevo scritto era tutto sbagliato? Non proprio, ma
abbastanza :-(

In primo luogo, e' certamente vero che allora Marconi lavorava con onde
lunghe, anche se non conosco dati sulla frequenza. (Del resto la
frequenza era molto mal definita, trattandosi di trsmettitori a
scintilla.)
Secondo, in certe condizioni si puo' escludere la riflessione
ionosferica per una ragione diversa: lo strato D (presente solo di
giorno) assorbe le onde, credo soprattutto quelle piu' lunghe. Pero' ho
verificato che la trasmissione tra Poldhu e Terranova (oltre 3000 km
attraverso l'Atlantico) fu fatta in dicembre e di notte, quindi senza
strato D a dar noia.
In effetti Marconi scoperse subito che di giorno la distanza
raggiungibile era molto minore di giorno.

Concludendo: e' vero che le onde lunghe raggiungono maggiori distanze
(un migliaio di km) di quelle piu' corte, per onda di superficie. Ma
quando si va a distanze intercontinentali solo la riflessione
ionosferica permette la propagazione, anche per le onde lunghe.

Tanto vi dovevo :-)
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Elio Fabri
Dip. di Fisica
Universita' di Pisa
Received on Fri Jun 12 1998 - 00:00:00 CEST

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