Meccanica quantistica e meccanica classica

From: LordBeotian <Discende_at_ciop.mat.uniroma3.it>
Date: 1998/06/21

Riporto quello che mi � stato riferito dal prof. di meccanica razionale:

C' � gente (autorevole, tuttora vivente attiva nella ricerca scientifica)
che �
convinta di poter spiegare i fenomeni relativi alla meccanica quantistica
col modello classico opportunamente aggiustato. L' idea base � questa: il
moto di una particella carica � soggetto al campo elettromagnetico che la
sua stessa carica
produce. L' equazione "integro-differenziale" (se non sbaglio) che se ne
ricava � terribilmente complicata (se non altro perch� � non lineare), e per
risolverla si era (in passato) ricorsi ad una serie di funzioni che veniva
troncata al terzo ordine. Questa serie troncata non era
un buon modello, non funzionava. Con l' ausilio del computer si � potuto
studiare la soluzione dell' equazione senza ricorrere alla serie troncata, e
si � visto che stavolta il modello funzionava. Quindi la presunta
inadeguatezza del modello classico, a detta dei sostenitori di questa
impostazione, era dovuta soltanto al fatto che la serie troncata al terzo
ordine non era una buona approssimazione.
Ho chiesto se esistessero libri che trattassero di questo, ma mi � stato
risposto che trattandosi di teorie recenti ci sono soltanto articoli.
Ora portroppo non ricordo come si chiamassero i sostenitori di queste tesi
(che comunque sono italiani).

Ho ache sentito dire che le equazioni differenziali non lineari possono dar
luogo a comportamenti "caotici" (ho solo una vaga idea cosa significhi
'caotico').

Sono curioso, qualcuno ne sa qualcosa?
In tal caso: in che senso una particella carica pu� essere soggetta al campo
elettro-magnetico che essa stessa genera? E perch� questo fenomeno pu�
essere trascurato nell' elettromagnetismo classico senza contraddire i dati
sperimentali?

Ciao e grazie.
MarcoDiscens
Received on Sun Jun 21 1998 - 00:00:00 CEST

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