On 1 Jun 1998 20:49:19 +0200, Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it> wrote:
Concordo: il metodo del centro di massa e' senza dubbio il migliore in
casi come questo perche' consente di giungere con rapidita' alla
soluzione "giusta" per poi soffermarsi a cercare le interpretazioni di
questa soluzione.
>E' vero che nella fase 3 c'e' della sabbia in volo, che non "pesa"; ma
>c'e' anche della sabbia che urta sul fondo.
>La sabbia che cade acquista q. di moto grazie alla gravita'; poi la cede
>alla clessidra quando urta il fondo. E come sai dp/dt e' una forza...
Si potrebbe addirittura fare una estremizzazione ed immaginare una
clessidra tanto alta che ad un certo punto tutta la sabbia e' "in
volo". Forse questo spiegherebbe ancora meglio il concetto.
Piu' e' alta la clessidra, piu' sabbia sta in volo... ma questa
giungera' sul fondo con una energia maggiore proprio a causa della
maggiore velocita' acquisita lungo la caduta.
Quando trovo difficoltoso un concetto, provo sempre ad estremizzare il
problema e cio' mi aiuta spesso nella comprensione.
In questo caso estremizzare vuol dire immaginare una clessidra
altissima o una clessidra bassissima.
Poi si possono anche immaginare granelli di sabbia pesantissimi...
Estremizzando a volte si perdono certe condizioni che caratterizzano
il problema in esame, bisogna tenerne conto, ma l'astrazione mentale
che si fa spesso innesca la giusta intuizione che portera' alla
soluzione.
>cerca onestamente di capire. Si puo' sbagliare; anch'io, come tutti. E
>spesso solo sbagliando si riesce a capire davvero. Quello che fa la
>differenza e' l'atteggiamento.
Questa e' la prima cosa che si deve mettere in testa chi si vuole
occupare di Fisica (e in generale di argomenti scientifici).
Bisogna sempre essere pronti a vedere falsificate le proprie
affermazioni e le proprie teorie.
Val la pena di ricordare, mentre siamo in tema, che quando Marconi
voleva trasmettere dei segnali radio fra l'Europa e l'America molti
eminenti fisici gli risero in faccia e lo schernirono pubblicamente
perche' secondo loro le onde non avrebbero potuto "superare la
curvatura terrestre". All'epoca si ignorava l'esistenza della
ionosfera.
Mi e' rimasta impressa una vignetta che vidi tempo fa:
due scienziati si picchiano selvaggiamente rotolandosi sul pavimento
fra provette rotte ed altro materiale sparso, sul muro ci sono due
lavagne; sulla prima uno aveva scritto "1+2=1" e sull'altra il collega
aveva scritto "1+2=4"...
Received on Wed Jun 03 1998 - 00:00:00 CEST
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