La Relativit dimostra che l'etere non esiste?

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: 1998/06/01

Enrico Borghi wrote:

> Infatti quello che dalla Relativit� si puo' derivare non e':
> "l'etere non esiste", ma e' "non e' possibile evidenziare una
> condizione di moto rettilineo e uniforme rispetto all'etere".
Fin qui siamo d'accordo.

> La deduzione che l'etere non esiste non e' una conseguenza di
> 1 e 2 solamente, ma e' anche conseguenza di una proposizione
> ancor piu' generale della Fisica, che respinge l'idea di
> considerare come oggetti fisici entita' che non possono
> diventare oggetto di indagine sperimentale.
Qui sono d'accordo con qualche riserva.
D'accordo che l'inesistenza dell'etere discende da presupposti
metodologici, ma mi sembra che si possa motivare piu' fortemente.
Sembra che siamo d'accordo che il supposto etere dovrebbe essere un
"corpo" (e non stiamo a chiederci che cosa intendiamo con questo...).
Ora secondo me un requisito essenziale di un corpo quale che sia e' che
io possa dire se rispetto a me e' fermo oppure si muove, e con quel
velocita'.
Questo per l'etere non si puo' fare: ergo...

> Consideriamo un insieme di fotoni. Il corpo che essi
> costituiscono ha tutte le propriet� che l'etere maxwelliano
> richiedeva, anche quelle pi� strane, ad esempio ha la
> propriet� di lasciarsi attraversare dai corpi materiali senza
> opporre apprezzabile resistenza.
Prima di tutto non mi e' affatto chiaro in che senso un insieme di
fotoni sarebbe un "corpo". Stai pensando a fotoni che viaggiano tutti
paralleli o in direzioni diverse? Localizzati (nel senso di pacchetti)
oppure onde piane?
Qui mi sembri troppo nebuloso.
Poi non e' affatto vero che "si lascino attraversare ecc.", visto che i
fotoni vengono assorbiti, deviati, riemessi...

Nel seguito, non riesco proprio a seguirti...

> Se l'etere non c'e', quale e' l'entit� fisica in grado di
> esercitare pressione di radiazione?
Non hai detto sopra che i fotoni hanno quantita' di moto?

> Piu' in generale, come si fa ad accettare che esistano
> variabili dinamiche come la quantit� di moto, il momento
> angolare, l'energia elettromagnetici se non si fa riferimento
> a qualcosa di fisico che li possiede?
> E ancora, quando si quantizza il campo e.m. e queste
> variabili dinamiche diventano operatori, i loro autovalori a
> che cosa sono riferiti?
Questa e' materia di un corso avanzato di fisica teorica; non se ne puo'
trattare qui.
Anche perche' non capisco che conoscenze hai. Per un verso, sembri a
conoscenza di aspetti tecnici della m.q. e anche di QED; per un altro,
sembra che tu non abbia capito il procedimento di astrazione sottinteso
alla teoria quantistica dei campi.
Forse e' di questo che dovremmo discutere.

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Elio Fabri
Dip. di Fisica
Universita' di Pisa
Received on Mon Jun 01 1998 - 00:00:00 CEST

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