Riferimenti inerziali

From: MaRcO PICARIELLO <picariel_at_mailbox.difi.unipi.it>
Date: 1998/05/26

Renato Croci wrote:
> Per quanto riguarda il principio di Mach: benche' l'abbia sentito
> citare in varie occasioni, ho le idee abbastanza confuse su quello che > effettivamente dice.
>
> C'e' un'anima pia che voglia illuminarmi in materia?
>

Poiche` mi ha sempre affascinato, te lo voglio raccontare io :-)

Innanzitutto esegui la seguente esperienza:

1) Metti dell'acqua in un secchio;

2) Metti in rotazione uniforme il secchio tenendolo sempre orizzontale
(a te scoprire un metodo per farlo senza far cadere l'acqua);

3) Osserva la superficie dell'acqua.

Poiche' l'esperimento e` un po difficile ti do il risultato ottenuto da
altri:

La superficie dell'acqua si incurva (non ti dico come, tanto non ci
interessa per il nostro esperimento)

Sin qui tutto normale :-)

Ora esegui quest'altro esperimento:

1) Tieni il secchio fermo;

2) Metti in rotazione tutto il resto dell'universo;

3) Osserva la superficie dell'acqua.

Quest'esperimento effettivamente e' un po piu' difficile del precedente,
quindi lo consideriamo un'esperimento concettuale :-)

Risultato?

In fisica classica, quantistica, relativistica, etc. nel secondo
esperimento il secchio e' in un sistema di riferimento inerziale (la
parola "fermo" del primo punto sta proprio ad indicare cio') e quindi
la superficie dovrebbe restare piatta.

Osservazione?

(C'e' chi dice che) Tra la prima esperienza e la seconda non cambia
assolutamente nulla:

In entrambe abbiamo un secchio in rotazione relativa rispetto al resto
dell'universo.

Problema?

(C'e' chi dice che) Effettivamente un problema c'e' :-)

Soluzione?

Deve esistere un modo per far si che nel secondo esperimento il resto
dell'universo (leggi stelle lontane un tot di chilometri) influenzi
l'acqua del nostro secchio e la faccia incurvare, come avviene nella
prima esperienza.

Nota:

In relativita' generale il problema si puo' risolvere invocando il
concetto di bordo dell'universo, che e' diverso nei due esperimenti.
Pero' (e c'e' sempre un pero' a questo mondo) la forza che si viene a
creare viola (o meglio a me sembra che violi) il principio di
causalita', infatti dovrebbe trasmettersi a velocita' superiori a quella
della luce.

Osservazione Finale:

Anche in meccanica quantistica esistono interazioni che viaggiano a
velocita' superiori a quella della luce, ed esse non sono in contrasto
con il principio di causa-effetto (leggi interazione di spin).

Conclusione:

Nel primo caso trascuriamo gli effetti del bordo dell'universo (questo
lo facciamo sempre!), nel secondo caso essi sono predominanti (e anche
se ci sembra una cosa strana e' tutto normale).

> grazie
Prego :-)
        MaRcO
Received on Tue May 26 1998 - 00:00:00 CEST

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