Re: divulgazione su fisica stato solido e applicazioni?
photonicdream wrote:
> (c'� una neddoto
> secondo il quale Einstein considerava come prova della validit� di una
> teoria la possibilit� che si aveva di farla capire a sua nonna...).
Gli aneddoti su Einstein si sprecano, e come sempre capita per le figure
carismatiche, moltissimi sono apocrifi. Questo mi pare proprio uno di
quelli. Non credo proprio che la nonna di Einstein capisse la geometria
differenziale...
> Se un argomento si pu� "capire" soltanto mediante i conti questo
> significa semplicemente che quei conti NON SPIEGANO un determinato
> argomento, ma semplicemente lo DESCRIVONO,
Probabilmente non lo sai, ma questa tua critica e' *la stessa* che per
decenni venne rivolta indovina a cosa...? Alla meccanica Newtoniana ed
alla sua teoria della gravitazione. Cartesiani, leibnitziani ed altri
criticavano Newton perche' "calcola tutto e non spiega nulla". Lo
sviluppo successivo della scienza, inutile dirlo, ha dato pienamente
ragione a N. e torto ai suoi critici.
Il problema di questi, e mi pare anche il tuo, e' che si illudono che
esista un livello che "e' intuitivo" e "non ha bisogno di essere
spiegato" (all'epoca si trattava della meccanica dell'urto);
naturalmente quello che succede e' che questo livello e' semplicemente
il livello dei concetti fisici elaborati inconsciamente ed
interiorizzati nei primissimi anni di vita (Einstein diceva sei anni, io
credo anche meno), e poi mai piu' rivisti criticamente... almeno non
fino a quando uno non si mette a studiare Fisica :-)
Se c'e` qualcosa che la storia della scienza ci ha insegnato, e' che la
spiegazione di un fenomeno la si ottiene non mediante la sua riduzione
ad un principio scelto piu' o meno arbitrariamente, ma tramite la
connessione e l'unificazione dei fenomeni sotto un numero sempre minore
di concetti sempre piu' generali e potenti. Nulla ci dice che questi
concetti siano facilmente intuibili da chiunque, o che ce se ne possa
fare un'immagine visuale o di altro tipo senza sforzo. Sarebbe anzi
sorprendente se fosse possibile ad un essere evolutosi in un angolino
dell' Universo, di vita breve e dimensioni medie, di capire
intuitivamente cose che, per problemi di spazio, tempo o dimensione,
esulano del tutto dalla sua esperienza, e per le quali il suo cervello
non e' stato in aulcun modo plasmato.
> La possobilit� di spiegare in maniera semplice una teoria anche ai non
> addetti ai lavori, facendogliela capire a livello concettuale,
Chiedi a qualche professore di Fisica delle scuole quanto e' facile far
capire la fisica *classica* agli studenti "a livello concettuale"...
(A proposito, lo sai che Goethe trovava assurda ed inconcepibile la
teoria newtoniana della luce bianca come composizione di colori?)
Received on Fri May 14 2010 - 13:13:05 CEST
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