A proposito di riferimenti inerziali: se ci si basa su una definizione
dinamica di forza (la forza si misura da F=ma) puo' sembrare che tutti i
riferimenti siano inerziali.
Per esempio, se sto dentro un'astronave, e vedo che un corpo accelera,
*per definizione* dico che su di esso agisce una forza, e buona notte.
Se per tenerlo fermo debbo applicare una forza (con le mani, o in altro
modo) dico che sta fermo perche' ora la risultante delle forze e' nulla:
quindi oltre quella che applico io c'e' un'altra forza, e siamo daccapo.
Sembra che non ci sia modo di accorgersi se l'astronave sta accelerando,
o ruotando, ecc.
Pero' posso andare un po' piu' a fondo. Supponiamo che questa forza che
agisce sul mio corpo abbia alcune proprieta' caratteristiche e "strane":
1) Agisce su tutti i corpi, quale che sia la loro natura, costituzione,
ecc.
2) E' sempre proporzionale alla massa.
3) Non si trova un "agente", ossia una causa della forza; in particolare
non riesco a far valere il terzo principio.
4) Non c'e' modo di schermarla o cambiarne l'intensita', qualunque cosa
faccia.
Queste sono proprieta' che distinguono una speciale categoria di forze,
e valgono solo per quelle: sono le forze apparenti.
Se percio' nella mia astronave constato l'esistenza di forze di questo
genere, ne concludo che l'astronave non e' un rif. inerziale.
Mi aspetto un'obiezione, e mi fermo qui apposta, per vedere se arriva
:-).
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Elio Fabri
Dip. di Fisica
Universita' di Pisa
Received on Thu May 21 1998 - 00:00:00 CEST
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