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From: Paolo B. <paolobe_at_videobank.it>
Date: 1998/05/22

On 21 May 1998 09:45:10 +0200, "morgoth" <frcaim_at_tin.it> wrote:


>Come spiegava Einstein la propagazione della luce in assenza di etere?

Dalle esperienze di elettromagnetismo si era dedotto che l'etere non
poteva avere nessun moto proprio rispetto allo spazio.

Aggiungi a questo il fatto che i campi rappresentano uno stato fisico
dello spazio.

Il risultato e' che l'etere, anche se esistesse, non avrebbe nessuna
funzione e nessuna utilita', non potrebbe "muoversi" e non
aggiungerebbe ne' toglierebbe nulla alle formulazioni dei campi.

A che serve avere una cosa che non svolge alcuna funzione?

Se ti turba il fatto che le onde elettromagnetiche possano propagarsi
in assenza di un mezzo "di supporto", considera che il vuoto e' di per
se' un valido supporto essendo dotato di una propria costante
dielettrica e di una propria permeabilita' magnetica.
Da notare anche che la velocita' della luce c e' data proprio
dall'inverso della radice quadrata del prodotto della costante
dielettrica per la permeabilita' magnetica del vuoto.
Se al posto del vuoto metti un mezzo "materiale" hai ancora la stessa
relazione, cioe' la velocita' di propagazione nel mezzo e' data sempre
dall'inverso della radice del prodotto della perm. magnet. x cost.
dielettrica del mezzo.

E' bastato sostituire i vecchi concetti di "elasticita'" e "densita'"
dell'etere con i nuovi "costante dielettrica" e "permeabilita'
magnetica" ed il gioco e' fatto!

--------- Il tuo messaggio mi ha fatto venire in mente di estendere il
discorso ---------

Sarebbe interessante invece studiare la possibilita' che il vuoto
possa avere un piccolissimo (ma diverso da zero) fattore di
attenuazione.

Se cosi' fosse, succederebbe che:

- 1 - la luce proveniente dalle galassie lontane apparirebbe spostata
verso il rosso a causa della perdita di energia

- 2- dovremmo osservare una "radiazione cosmica di fondo"
corrispondente ad una temperatura di 2.8 K (calcolato da Nernst nel
1938)

Da notare che:

- 1 - e' vero

- 2 - e' vero, si osserva una radiazione di fondo di 2.73 K in ottimo
accordo con le previsioni di Nernst. Da notare che i calcoli di Gamow
basati sulla teoria espansionistica predicevano un valore di 6 K

Questo ovviamente comporterebbe il fatto che il red-shift non andrebbe
piu' interpretato come "effetto doppler" dovuto alla velocita' di
recessione.


Perdonatemi per l'eresia...
Received on Fri May 22 1998 - 00:00:00 CEST

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