E=mc^2 : che c'entra Einstein?

From: Paolo B. <paolobe_at_videobank.it>
Date: 1998/05/18

On 17 May 1998 23:55:29 +0200, andreac_at_arc.it (Andrea Colangelo)
wrote:


>Be, se non mi sbaglio, da questo stralcio si intende che Maxwell abbia
>ottenuto la equazione P=E/c, dalla quale poi si otterra l'altra
>equazione. Pero non dice *chi* raggiungera l'altra equazione.

E' detto nelle altre fonti che cito nel messaggio.


>>O. De Pretto, Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed
>>Arti, AA 1903-1904 tomo LXIII parte II p.459:
>>"Dato adunque E=mc^2, m=1, c=300.000 Km/s, che sarebbe la velocita'
>>della luce ammessa anche per l'etere, ..."

>Il testo e datato 1903-1904. Ma la formulazione dell'equazione non e
>successiva (se non sbaglio 1915)?

Se fosse succesiva, come farebbe ad apparire in un testo del 1903?
O avevano inventato la "macchina del tempo" oppure la formulazione
dell'equazione non e' successiva. Io propenderei per la seconda
ipotesi...
Received on Mon May 18 1998 - 00:00:00 CEST

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