Il 21/07/2023 09:32, loro55 ha scritto:
...
> Spiego meglio dove volevo andare a parare: mi chiedevo se si potesse concepire un esperimento per creare un effetto doppler "apparente", cioè
> l'effetto doppler viene effettivamente rilevato dagli strumenti ma la sorgente è ferma rispetto all'osservatore.
> Provo a riformulare l'esperimento in altro modo.
> Abbiamo sempre la nostra stanza con una sorgente sonora S.
> Accanto ad S abbiamo R1 che è uno strumento che misura la frequenza del suono. A 10 metri abbiamo R2, uguale ad R1 ma appunto più lontano.
> Vorrei capire se c'è la possiblità di cambiare pressione, temperatura o altro del mezzo, in questo caso l'aria, in modo che siano diverse tra
> R1 ed R2 e che questo produca una misura diversa della frequenza del suono.
Ora è chiaro ;-).
In condizioni stazionarie no: con aria all'equilibrio globalmente
oppure anche solo localmente (cioè pressione, temperatura, velocità
possono variare, ma dipendendo solo dalla posizione e non dal tempo),
nel riferimento comune di quiete di sorgente S e rivelatore R,
se in una durata di tempo Dt S emette n impulsi (o fronti d'onda),
dato che ogni impulso impiega la stessa durata di tempo per
arrivare a R allora nella durata di tempo Dt arrivano n impulsi a R,
quindi non c'è variazione di frequenza (numero di impulsi emessi o
rivelati nell'unità di tempo).
Sarebbe ovviamente diverso il caso in cui le variabili di stato
dell'aria in un dato punto dello spazio dipendessero dal tempo,
allora a frequenza costante generata corrisponderebbero
frequenze diverse rivelate.
Ciao
--
Giorgio Bibbiani
Received on Fri Jul 21 2023 - 10:09:33 CEST