On 19 May 1998 22:21:35 +0200, Valter Moretti
<moretti_at_science.unitn.it> wrote:
>> Immagina di essere in automobile. Finche' questa si muove di moto
>> rettilineo ed unifome
> Rispetto a chi?
Va bene, hai ragione, dovevo dire "rispetto ad una strada piana e
rettilinea"
Come fai a vedere se la strada e' piana?
Ci metti la pallina e vedi se sta ferma...
(Tranne che sia la strada misteriosa di cui si parla altrove sul
NG...)
>, se metti una pallina da ping pong al centro di
>> un vassoio questa rimane ferma. Sei in un sistema inerziale (nei
>> limiti di questa misurazione!). Appena l'automobile frena o fa una
>> curva la pallina si muove, sebbene tu non abbia esercitato alcuna
>> azione su di essa. Il sistema non e' piu' inerziale, la pallina si
>> sposta ma per il principio di inerzia dovrebbe restare ferma. Cosa la
>> muove? Sono le "forze fittizie" che rendono non-inerziale il tuo
>> sistema.
> Scusa, ma non hai dato alcuna definizione, non si capisce cosa sia
> un sistema inerziale da quantio hai detto.
Prima avevo detto che per essere inerziale deve valere la legge
d'inerzia, poi ho fatto l'esempio della pallina. Piu' chiaro di
cosi'...
Ma poi ho specificato:
>> Puoi considerare inerziale un sistema quando non sono misurabili in
>> esso forze apparenti nell'ambito dei fenomeni e delle misurazioni che
>> vi devi considerare.
> E le forze apparenti cosa sono? (Sopra no ne hai dato mica una
> definizione...)
Sono quelle che ti fanno muovere la pallina anche se tu non vi
eserciti alcuna forza e quindi dovrebbe stare ferma (o mantenere il
suo moto rettilineo uniforme)
A parte che a causa della forza di gravita' la pallina subisce una
forza che tende ad accelerarla verso il basso...
Mi rendo conto che l'esempio che ho fatto ha i suoi limiti...
Per dare una buona definizione di riferimento inerziale e forze
fittizie ci vuole mezzo corso di Meccanica Classica!
>> Il discorso delle "stelle fisse" e' piu' metafisico che fisico e
>> deriva da antichi retaggi del passato.
>
> E' una cosa falsa quella che hai detto, le stelle "fisse" sono
> invece un controllo importante della formulazione Newtoniana
> della meccanica (interpretata in modo machiano come ho scritto
> nel precedente post).
E' "metafisico" nel senso che puoi porti domande come quella del
secchio senza che si abbia la possibilita' di una verifica
sperimentale della risposta. Forse mi sono espresso male, ma...
P.W. Bridgman, Am. J. Phys, 29,32 (1961):
"Un sistema formato da tre assi ortogonali rigidi e' galileiano se tre
particelle con massa diversa da zero, lanciate lungo i tre assi con
velocita' arbitrarie, continueranno a muoversi in quelle direzioni con
velocita' costanti. I nostri laboratori terrestri non costituiscono
sistemi galileiani ma e' possibile costruirne uno misurando nei nostri
laboratori come tre masse, lanciate arbitrariamente, deviano dal
comportamento che si pretendeva... e incorporando queste deviazioni,
come correzioni in senso contrario, nelle condizioni richieste per il
sistema galileiano. Non occorre fare lacun riferimento alle stelle per
descrivere correttamente il comportamento dei corpi; basta riferirsi a
situazioni osservabili da vicino, come la rotazione del piano del
pendolo di Foucault..."
Praticamente e' il mio discorso della pallina pero' fatto in modo
molto piu' serio...
> Anche su questo genere di speculazioni Einstein (dando ragione a
> Mach) ha costruito la relativita' generale.
Infatti Einstein trovava molto attraente l'idea di Mach e devo dire
che in effetti ha un suo fascino.
Ma Einstein stesso ammette che questa idea non gli diede alcuna
utilita' per la formulazione della Relativita' Generale.
Credo comunque che le riflessioni indotte da queste speculazioni gli
abbiano dato senz'altro dei preziosissimi spunti.
Riporto le parole di Einstein tratte dal libro "Come io vedo il mondo"
che ho consigliato in un altro messaggio su questo NG.
Da notare la estrema chiarezza e linearita' di esposizione...
"Senza dubbio conoscevo la concezione di Mach secondo la quale
sembrava ragionevole supporre che ls resistenza d'inerzia non si
opponesse a una accelerazione in se' ma a una accelerazione riferita
alle masse degli altri corpi presenti nel mondo. Questa idea
esercitava nella mia mente non so quale fascino, ma non mi offriva
alcun principio utile per una nuova teoria.
Feci la prima volta un passo avanti verso la soluzione del problema
quando tentai di considerare la legge di gravitazione nel quadro della
relativita' ristretta..."
Riflessione Finale:
Questo NG mi piace sempre di piu', riesco a fare discussioni
appassionanti con persone che condividono il mio interesse per la
Fisica. Un "applauso virtuale" a chi ha avuto l'idea di crearlo!
Received on Wed May 20 1998 - 00:00:00 CEST
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