Re bim ha scritto:
> Pero': prendiamo il ragionamento di Galileo
> "ipotizziamo che corpi con massa maggiore cadano pi� velocemente di
> corpi con massa minore.
> Si abbia un corpo G ( grande ) ed un corpo P ( un po' pi� piccolo di G )
> Allora G caderebbe pi� velocemente di p.
> Ma posso pensare G come costituito da due corpi g ( ognuno la met� di G
> ed ognuno minore di p )
> I due corpi g cadrebbero meno velocemnte di G.
> L'unico modo di superare questa contraddizione e' affermare che G e P
> cadono insieme."
> E cio' in tutti i mondi possibili ( non necessita di conferma
> sperimentale )
Forse vale la pena di riportare per intero il discorso di Galileo
(dalla prima giornata dei "Discorsi"):
"Salv. Quando dunque noi avessimo due mobili, le naturali velocita' de
i quali fussero ineguali, e' manifesto che se noi congiugnessimo il
piu' tardo col piu' veloce, questo dal piu' tardo sarebbe in parte
ritardato, ed il tardo in parte velocitato dall'altro piu' veloce. Non
concorrete voi meco in quest'opinione?
Simp. Parmi che cosi' debba indubitabilmente seguire.
Salv. Ma se questo e', ed e' insieme vero che una pietra grande si
muova, per esempio, con otto gradi di velocita', ed una minore con
quattro, adunque, congiugnendole amendue insieme, il composto di loro
si movera' con velocit� minore di otto gradi: ma le due pietre,
congiunte insieme, fanno una pietra maggiore che quella prima, che si
moveva con otto gradi di velocita': adunque questa maggiore si muove
men velocemente che la minore; che e' contro alla vostra supposizione.
Vedete dunque come dal suppor che 'l mobile piu' grave si muova piu'
velocemente del men grave, io vi concludo, il piu' grave muoversi men
velocemente."
Ti e' chiaro dove sta l'ipotesi fisica (che Salviati e Simplicio
considerano fatto "manifesto" e "indubitabile")?
Naturalmente anche nella tua versione c'e' un'ipotesi simile: che la
velocita' di caduta di un corpo sia la stessa che avrebbero le due
parti in cui *pensiamo* di dividerlo.
> Rimane da capire se la caduta uguale dei due corpi implica
> l'equivalenza tra la massa inerz.e quella grav. Mi pare di si. ( tu
> hai opinione contraria ?)
Questo senz'altro.
Per definizione di massa inerziale, a = F/m_i.
Per definizione di massa gravitazionale, F (che e' il peso) e'
proporz. a m_g: F = k*m_g.
Se a e' la stessa per tutti i corpi, ne segue che m_g e m_i sono
proporzionali.
> Comunque mi pare davvero strano che due parametri cos� distinti (
> fonte della forza attrattiva e resistenza alle forze ) siano uguali ,
> cioe' siano sempre nello stresso rapporto.
> C'e' sotto qualcosa. O forse non sto capendo una cosa semplice
C'e'sotto qualcosa, ma non e' affatto banale, e c'e' voluto Einstein
per scoprirlo, come hai gia' sentito.
L'idea di Einstein e': se tutti i corpi cadono con la stessa
accelerazione vuol dire che il moto di caduta non e' una proprieta'
dei corpi, ma dell'ambiente in cui sono immersi: lo spazio-tempo.
E' quella che si chiama la "geometrizzazione della gravita'".
Tecnicamente, si dice che un corpo in caduta libera percorre una
geodetica dello spazio-tempo.
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Elio Fabri
Received on Sat May 08 2010 - 21:09:01 CEST