Pangloss ha scritto:
> Massa gravitazionale e massa inerziale sono grandezze fisiche definite
> operativamente in modo diverso, dunque a priori sono grandezze
> *distinte*.
Adesso, a costo di confondere l'OP, mi sento in obbligo di presentare
la mia posizione: secondo me delle "due masse" sarebbe molto meglio non
parlare affatto.
Questa "distinzione operativa" a mio parere e' un feticcio che ci
portiamo dietro senza ragione.
Basterebbe dire:
a) La massa si definisce dai suoi effetti inerziali, per es. con
esperimenti di urto.
b) Esiste la forza di gravita', e l'esperienza dimostra che essa per
ogni corpo e' rigorosamente prop. alla massa (nei due sensi, come
massa attiva e passiva).
c) La proporz. in entrambi i casi non e' indipendente: data l'una,
l'altra discende dal terzo principio.
> Newton stesso esegui' numerose esperienze confrontando fra loro
> pendoli costruiti con svariati materiali (oro, argento, piombo, vetro
> ecc.) al fine di confrontare "peso" ed "inerzia" dei corpi con un
> errore relativo minore di 10^(-3). L'uso newtoniano di un unico
> concetto di "massa" poggia dunque sin dalle origini su solide basi
> "sperimentali".
Attenzione: l'approccio di Newton e' del tutto diverso, ed e' in
sostanza quello che ho detto sopra.
Libro terzo, prop. 6:
"Tutti i corpi gravitano verso i singoli pianeti, e i loro pesi verso
un qualunque medesimo pianeta, a uguali distanze dal centro del
pianeta, sono proporzionali alla quamntita' di materia contenuta in
ciascuno di essi."
Nella dimostrazione cita gli esperimenti coi pendoli, e poi un
bellissimo argomento sui satelliti di Giove, che non posso raccontare
per brevita'.
Libro terzo, prop. 7:
"La gravita' appartiene a tutti i corpi, ed e' proporzionale alla
quantita' di materia in ciascuno."
Nella dimostrazione usa il terzo principio.
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Elio Fabri
Received on Mon May 10 2010 - 21:08:04 CEST