> Ma io mi chiedo: come e' possibile che i cavi si
> surriscaldino? Ha senso? La corrente, passando nel cavo, che
> e' fatto di rame, surriscalda, certo, il materiale, ma la
> corrente, in teoria, dovrebbe essere regolata in modo da non
> permetterlo;
Vero ma in pratica entrano in ballo altri fattori. Intanto il
fenomeno non è ON/OFF e per questo è previsto che si possano
gestire richieste di potenza maggiore di quella di lavoro,
purché per brevi periodi. Chiaramente tanto maggiore è la
richiesta che viene soddisfatta tanto minore è l'intervallo di
tempo.
Un esempio è qui a metà pagina. La curva di intervento è
relativa a un interruttore ma il principio è generale:
https://it.rs-online.com/web/content/discovery-blog/idee-suggerimenti/guida-interruttori-magnetotermici
Ci possono essere mille cause per gli eventi riportati dai
notiziari. Si è sottovalutato il problema, oppure si è deciso
che ci si doveva provare comunque dato il caldo eccezionale, e
così via. Queste sono problematiche che esulano dal tema del
gruppo ma resta che si prendono decisioni tenendo conto di
quanto sopra.
Chiaro che se come dici si 'regola la corrente' qualcuno resta
al buio e/o al caldo. O meglio, ci saranno continue
disconnessioni e riconnessioni degli impianti utilizzatori con
un marasma generale di proporzioni epocali, dato che tutti
vorranno l'energia e non esiste un meccanismo di razionamento a
turni. Forse per questo ci hanno come dire, provato comunque.
Non so.
> quella in eccesso, se non sbaglio, dovrebbe
> essere immagazzinata in appositi accumulatori e non immessa
> in rete. Qualcuno mi puo' spiegare, per favore?
Quello è un problema diverso. Nel caso delle richieste in
questo periodo non c'è proprio il problema di accumulare, anzi.
Ma riguardo all'accumulo una cosa che non è molto nota salvo a
chi ci lavora è che non è per nulla facile accumulare energia.
Deve essere prodotta quasi esattamente quella richiesta ed è un
problema tecnico complesso e sofisticato. Se non erro uno dei
tre o quattro centri europei per la gestione globale è proprio
in Italia e in rete si trovano filmati.
Non ricordo se è una leggenda metropolitana ma pare che almeno
in Francia quando la richiesta va sotto la potenza minima
ottenibile dai reattori nucleari, l'energia viene dissipata con
degli elementi riscaldanti immersi in acqua (non so se fiumi,
laghi, etc.) o qualcosa del genere. Su questo non metto la mano
sul fuoco.
Immagino che un altro sistema in uso sia quello di commutare
sezioni della rete giocando sulle diverse potenze dei vari
impianti di generazione che la alimentano.
Ci sono poi sistemi di accumulo idroelettrici. Non molti sanno
che uno dei più grandi e belli in Europa ce l'abbiamo noi, la
stazione di Entracque (di cui si trova molto in rete e non mi
dilungo) che è uno dei miei prossimi obiettivi di visita. I
filmati che si trovano sono fantastici. Alla fine è un
mega-accumulatore idraulico :D
Received on Thu Jul 27 2023 - 08:34:50 CEST