Re: Rich. pareri su libro "La relatività e la falsa cosmologia" di Marco De Paoli

From: Peter11 <none_at_none.it>
Date: Mon, 22 Mar 2010 19:17:06 +0100

"Bruno Cocciaro" <b.cocciaro_at_comeg.it> ha scritto nel messaggio
news:4ba77a60$0$1110$4fafbaef_at_reader4.news.tin.it...
>
> "Peter11" <none_at_none.it> ha scritto nel messaggio
> news:Y1Fpn.142263$813.41819_at_tornado.fastwebnet.it...
>
>> Permettimi di dirti, senza voler far polemica, che a volte il tuo
>> atteggiamento � davvero irritante (semplici scienziati, sapienti), molto
>> peggio che se scrivessi: "florilegio di puttanate", perch� c'� quella
>> vena di sarcasmo che trasuda disprezzo, ma che � ben dissimulata dietro
>> una patina di buone maniere.
>> Ripeto, senza voler fare polemica, altrimenti ti avrei dato dello s...zo
>> e basta :-) :-)
>
> Dici che "a volte il mio atteggiamento e' ..."; mi vene da pensare a quali
> potrebbero essere le altre volte. Ci saranno di sicuro, ma, almeno a mia
> coscienza, sono situazioni analoghe a questa segnalata da te.
>
> Certo che c'e' quella vena di sarcasmo. Disprezzo pero' e' una parola un
> po' grossa, io ne avrei usata un'altra, ma non e' poi tanto importante la
> parola che avrei usato io.
>
> In generale non mi va di essere trattato con sufficienza. E, quando mi
> pare di vedere un tale atteggiamento nel mio interlocutore, provo a
> ripagarlo con la stessa moneta, il piu' possibile identica cosi' che sia
> chiaro, come dire, chi e' che ha cominciato. In sostanza, se uno si
> presenta dicendo che distingue fra sapienti e scienziati (essendo i primi
> di categoria superiore), io gli rispondo che sto sorvolando su questioni
> "poco importanti", da "semplici scienziati", non da "sapienti".
>
> Ritengo peraltro che chiunque abbia diritto ad esprimere il proprio
> parere, anche quando questo potrebbe sembrare irriguardoso nei confronti
> di altri. Insomma, De Paoli ha tutto il diritto di ritenere degna di
> considerazione la distinzione fra sapienti e scienziati, e finche' esprime
> la sua opinione in maniera non offensiva, almeno non direttamente
> offensiva, come in effetti fa, non lo si puo' certo biasimare per questo.
> Pero' immagino che lo stesso De Paoli possa aspettarsi risposte "venate di
> sarcasmo" da parte di chi farebbe parte della "categoria inferiore".
>
> Il passo di De Paoli al quale mi sto riferendo, quello in cui parla di
> scienza e sapienza, e' nella premessa del suo libro:
> http://books.google.it/books?id=eCdD6JNpWIkC&printsec=frontcover&source=gbs_v2_summary_r&cad=0#v=onepage&q=&f=false
>
> "Certo noi rifiutiamo di assolutizzare la scienza vedendo in essa il
> culmine e il vertice della conoscenza umana, secondo le vecchie - e queste
> si', anacronistiche - procedure scientiste o positivistiche, e facciamo
> nostra la classica distinzione fra *filosofia prima* e *filosofia seconda*
> o fra *sapientia* e *scientia*: pero' amiamo il pensiero scientifico e
> nella autentica grande *scientia* vediamo una effettiva e reale conoscenza
> del mondo per quanto parziale e comunque per propria natura non tale da
> elevarsi alla *sapientia*."
>
Mah, � appunto roba un po' vecchiotta, anacronistica. Se ci riferiamo ad
Agostino, (ma non sono un filosofo) credo che la sapientia sia solo la
telologia, anzi la Teologia :-)
Comunque non ho capito bene la natura del libro. In genere i filosofi o si
occupano di filosofia della scienza, e quindi ne parlano in senso tecnico
(vedi post di Moretti anche in Italia, non solo nei paradisi anglosassoni
che cita), guardando a questioni abbastanza sottili, oppure sono inseriti in
contesti tematici, come appunto la concezione del tempo. Abbracciando le
diverse prospettive, il filosofo che parla del tempo non pu� limitarsi alla
fisica. Ci sono trattazioni corrette della relativit� in corsi di filosofia
, almeno dei concetti essenziali (attenzione che il filosofo non fa il
fisico di mestiere), le quali, inserite appunto in un contesto pi� ampio,
necessitano delle dovute cautele, del tipo: questa � la trattazione data
dalla fisica, con tutto ci� che ne consegue.
Non so se mi sono spiegato :-) Spero di s�. Il testo del De Paoli a me che
non sono n� fisico n� filosofo mi pare che, invece, mischi un po' i piani.
Non tratta la questione dal punto di vista tecnico, epistemologico, etc. (da
filosofo della scienza, insomma), ma neppure � un tassello del pi� vasto
panorama entro il quale la cultura umana ha trattato la questione (per far
ci�, occorre segregare bene i contesti, proprio per evitare di mischiare
Einstein con Bergson, perch� parlano di cose diverse). In ultima analisi,
credo che l'impostazione sia un po' anacronistica, vittima proprio di quella
distinzione di scientia e sapientia cui fa cenno e che oggi non credo abbia
pi� molto senso.
 
Received on Mon Mar 22 2010 - 19:17:06 CET

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