Re: Strano fenomeno di non località

From: Bruno Cocciaro <b.cocciaro_at_comeg.it>
Date: Thu, 25 Feb 2010 18:52:45 +0100

"Su Dentista" <thedentist_at_virgilio.it> ha scritto nel messaggio
news:2010022303045220500_at_mynewsgate.net...

> Voglio solo chiederti se secondo te � proprio inconcepibile che certe
> caratteristiche strutturali ignote possano da un lato portare a una
> trasmissione dell'informazione a una velocit� superluminale ma dall'altro
> non
> consentire i teorizzati paradossi causali, avendo come unico effetto la
> istantaneit� della trasmissione dell'informazione.

La risposta secca e': "No, per me non e' inconcepibile".
Devo pero' aggiungere che non lo e' per me come piu' o meno non lo e' per
chiunque.
In sostanza, la questione non sta tanto nel "concepire" una qualche idea che
potrebbe risolvere un qualche problema. Un'idea, una volta concepita, per
potersi affermare, deve mostrarsi valida. E li', nel dimostrare la validita'
di una certa idea, si deve tenere conto delle idee che si vorrebbero
avversare, quindi quelle idee vanno conosciute, vanno conosciute le valide
*ragioni* che sono alla base delle idee che si vorrebbero avversare (cosa
peraltro che dovrebbe essere vera anche in altri campi, ma viene spesso
contraddetta con cura, con la conseguenza di essere convinti di combattere
guerre giuste contro avversari convinti di combattere guerre sante).

Io ritengo concepibile l'idea che "caratteristiche strutturali ignote"
possano portare ad una spiegazione realista e locale degli esiti
dell'esperimento di Aspect. Ho provato a mostrare la validita' dell'idea nel
2005 in
http://arxiv.org/PS_cache/quant-ph/pdf/0512/0512202v1.pdf

poi ho scoperto che la "mia" idea era gia' stata pubblicata nel 1989 (a
parte la variante, non proprio trascurabile, che io sostengo con forza la
perfetta compatibilita' del modello proposto con la relativita'):
Ph. Eberhard, A Realistic Model for Quantum Theory with a Locality Property,
in: W. Schommers (ed.), Quantum Theory and Pictures of Reality (Springer,
Berlin, 1989)

ed era anche stata sottoposta a parziale verifica sperimentale
http://arxiv.org/PS_cache/quant-ph/pdf/0007/0007008v1.pdf (Scarani e al.
Phys. Lett. A 276,1 (2000) e' questo il gruppo sperimentale di primo ordine
al quale facevo riferimento in precedente post).

L'esito dell'esperimento di Scarani e al. non ha dato alcun supporto
sperimentale a sostegno della validita' del modello analizzato. Questo
significa che, qualora il modello fosse valido dovrebbe
o
la velocita' dei segnali superluminali essere maggiore di 2*10^4 c
o
la velocita' del riferimento privilegiato, che fa da supporto alla
propagazione dei segnali superluminali, dovrebbe avere una direzione,
rispetto alla Terra, al di fuori di un certo angolo solido (cioe' Scarani e
al., per problemi tecnici del loro apparato, "cercano" il riferimento
privilegiato solo all'interno di un certo angolo solido).

E' talmente vero che personalmente ritengo "concepibile" l'idea di cui
stiamo parlando che, dopo il 2005, mi sono adoperato per mettere su un
apparato sperimentale in grado di ripetere l'esperimento effettuato da
Scarani e al. superando alcuni limiti di quell'esperimento.
Abbiamo risolto il problema dell'angolo solido (cioe' noi "cerchiamo" in
tutte le direzioni) ma, putroppo, non siamo riusciti ad andare oltre il
limite di 10^4 c.

Proprio in questi giorni stiamo finalmente avendo i primi risultati che sono
negativi. Probabilmente provero' a ripetere ancora per qualche giorno le
misure per controllare con esattezza l'esito.

La conclusione e' (sempre posto, come temo, che il controllo confermi
l'esito negativo) che
o
il modello non descrive la realta' (cioe' le correlazioni quantistiche non
sono dovute a scambi di messaggi a velocita' superluminale)
o
i segnali superluminali viaggiano a velocita' maggiori di 10^4c (quale che
sia la direzione di moto del riferimento privilegiato che fa da supporto a
tali segnali).

Quando, in precedente post, dicevo che, in un ben preciso senso, il discorso
non e' possibile chiuderlo, intendevo che un qualsiasi esperimento non puo'
mai provare la non correttezza del modello (ad ogni esito negativo si
potrebbe sempre ribattere "vorra' dire che i segnali superluminali sono piu'
veloci del limite massimo investigato"). Secondo alcuni questo basta per
dire che il modello non soddisfa il criterio di "scientificita'".
Sta di fatto che esistono lavori pubblicati (sopra ne ho citati due, di cui
uno sperimentale prodotto da un gruppo di primo piano) che prendono in
considerazione il modello.

> Infine per concludere, � possibile che la conoscenza di certe
> caratteristiche
> strutturali possa condurre anche a prendere atto di paradossi ancora pi�
> incredibili, o forse no, ma ci� che rimane per me un mistero � perch�
> sembri
> ai pi� che l'interpretazione possibile di tali fenomeni sia una e una sola
> come se della struttura della materia oggi si conoscesse davvero tutto.

In realta' a me non pare che "sembri ai pi� che l'interpretazione possibile
di tali fenomeni sia una e una sola". Come dicevo sopra, esistono gruppi che
cercano nelle direzioni piu' disparate. E' possibilissimo che
l'interpretazione ortodossa goda del consenso della maggioranza dei fisici.
Ma quelli che provano a trovare una spiegazione un po' piu' comprensibile
non mi pare che siano proprio una sparuta minoranza.

Ciao.
-- 
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire) 
Received on Thu Feb 25 2010 - 18:52:45 CET

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