Re: Einstein non si laureò con li massimo dei voti?
Luciano Buggio wrote:
...
> Naturalmente includi tra debolezze e normalit� anche la sua ostinata
> opposizione fino alla morte nel 1955 alle deliberazioni del congresso
> Solvay del 1927,
Deliberazioni ? Ma di che parli? Un congresso non delibera e se anche
lo facesse le delibere non avrebbero nessun valore.
Nei congressi si discute e pu� succedere che un punto di vista emerga
dalle discussioni come dominante. Ma non si tratta di un consiglio di
amministrazione in cui si decide cosa si far� o cosa si penser� nella
Scienza per il prossimo anno.
> cosa che in particolare oggi ci si guarda bene anche
> dall'insegnare a scuola, visto che non ha a che fare col genio, anzi.
> lo sminuirebbero.
Sulle posizioni di Einstein riguardo la MQ ci sono libri e libri.
Personalmente ritengo che la difficolt� di E. ad accettare alcuni
aspetti dell' interpretazione di Copenhagen non vadano enfatizzate pi�
che tanto: ci sono stati e ci sono molti fisici che hanno avuto o
hanno difficolt� con alcuni aspetti della MQ. Questo ha permesso
progressi non banali nel campo (dal paradosso di EPR, alla meccanica di
Bohm, alla disuguaglianza di Bell, agli esperimenti di Aspect).
Tutti progressi basati sul "rimboccarsi le maniche" e estrarre
conseguenze quantitative dalla teoria che si voleva mettere in
discussione. Naturalmente per far questo, ognuno dei fisici che hanno
contribuito all' evoluzione delle conoscenze in MQ � partito da una
solida comprensione della stessa. Einstein incluso.
Sull' insegnare o meno a scuola,... in che scuola ? le superiori
attuali dove la stessa fisica di Galileo � insegnata poco e male ? E tu
pensi che avrebbe senso parlare delle posizioni di E. a ragazzi che non
solo non hanno idea di cosa sia la riduzione del pacchetto d'onda ma
hanno ancora difficolt� a separare concettualmente forza ed energia ?
Giorgio
Received on Tue Feb 09 2010 - 09:56:38 CET
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