On Sat, 14 Oct 2023 17:16:08 -0700 (PDT), jenny
<jennyschisano_at_gmail.com> wrote:
>
>Per la determinazione della distanza di una stella si può usare il metodo della parallasse il quale misura l'angolo che si forma guardando una stella da due diversi punti del diametro terrestre.
>Praticamente si forma un triangolo (supposto isoscele) con il vertice nelle stella e come base due diversi punti del diametro terrestre.
>I lati poi sono le linee che congiungono la stella con la base.
>Ma le linee immaginarie che costituiscono i lati del triangolo sono determinate dalla luce proveniente dalla stella in osservazione.
>Domanda : ma la luce che determina i lati del triangolo, arriva in linea retta ?
>Oppure abbiamo un triangolo con i lati leggermente incurvati ? E in questo caso il calcolo dell'angolo non ne risente ?
>Jenny
se non ci sono forti campi gravitazionali tra la Terra e il target,
puoi considerare i lati del triangolo che usi con il metodo della
parallasse (valido fino a un paio di centinaia parsec) come rettilinei
ed usare la trigonometria piana per deteminare le distanze
Terra-target.
--
Nova legge di Murphy.. n. 2017 e del 2017
"Se fai una cosa che neanche un idiota può usare,
soltanto un idiota vorrà utilizzarla"
Received on Sun Oct 15 2023 - 14:09:48 CEST