Alberto_Rasà ha scritto:
> Come sono stati determinati 4 eV, dato che
> per hv = 4 eV e T = 5800 K, e^(-hv/kT) ~= e^(-5) ~= 7*10^(-3)?
>
> Rettifico:
> e^(-hv/kT) ~= e^(-8) ~= 3*10^(-4).
Confesso: mi hai colto in fallo :-)
Ho semplicemente copiato senza capire.
Ora non ho verificato il primo numero né la rettifica, ma che sia
giusto l'uno o l'altro cambia poco.
Mi spiego: credo che la sostanza sia che quei 4 eV sono un valore di
energia al quale la popolazione degli ettroni liberi è così scarsa
da non avere effetti osservabili.
Ovviamente la soglia ha un certo grado di arbitrarietà.
Avevo già scritto che non mi piace mettermi a scrivere argomenti
qualitativi, che a mio parere hanno un grave difetto didattico.
Chi ne sa molto di più (che non sono io) pensa di riassumere in quel
modo i risultati che in realtà si raggiungono con conti assai
complicati.
Se però il docente non confessa esplicitamente che così stanno le cose
(il che è rarissimo) l'allievo può credere che quegli argomenti siano
sufficienti di per sé e ne ricava la brutta abitudine di sparare stime
che a volte sono fondate, altre no, e chi le spara non saprebbe dire
quando sì e quando no.
Così (solo per fare un esempio) ecco come si potrebbero giustificare
le righe d'assorbimento.
La fotosfera, anche se in LTE, non è in equilibrio globale: ho già
perlato della forte variazione di temperatura.
Questa variazione produce una variazione ancora più forte nella
popolazione dei livelli eccitati degli atomi e degli elettroni liberi.
Quindi nella parte più esterna della fotosfera:
a) non c'è più emissione né assorbimento nel continuo
b) ci sono invece abbastanza atomi di H nel primo livello eccitato per
produrre la serie di Balmer in assorbimento (almeno alle temperature
intermedie, diciamo fra 5000 e 20000 K.
Un discorso analogo si può fare per la discontinuità di Balmer.
Ma senza conti adeguati sono solo chiacchiere...
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Elio Fabri
Received on Tue Jan 02 2024 - 18:04:12 CET