Re: Almanaccare ancora sull'entanglement

From: Elio Fabri <elio.fabri_at_fastwebnet.it>
Date: Sat, 21 Oct 2017 21:47:30 +0200

eastaldi_at_gmail.com ha scritto:
> Nella RG è stato abolito il concetto di CONTEMPORANEAMENTE poiché
> ogni punto dello spazio ha un suo tempo e non si può dire "ADESSO"
> sulla Terra che sia "ADESSO" anche su Alfa CentAuri. Ma con
> l'entaglemente si viola questo concetto: un "adesso" detto sulla
> Terra" diventa un "adesso" anche su Alfa Centauri poiché la
> particella entangled si comporta come se non esistesse lo spaziotempo.
Dato che ti conosco da tempo, non mi stupisce come ti esprimi e non
spero di riuscire a correggerti.
Però il quesito che poni è interessante, e provo a rispondere.
Augurandomi che possa riuscire utile a qualcuno.

Il punto essenziale per capire qualcosa di RG e poterla applicare a
problemi come questo, è di *pensare geometrico*.
E' quello che ora farò.

Non faccio nessuna ipotesi sul tipo di spazio-tempo (piatto, curvo, in
espansione ...).
Abbiamo tre oggetti:
- quello che produce le due particelle (1 e 2) in stato intrecciato lo
chiamo P
- quello che esegue la misura sulla particella 1 quando arriva, lo
chiamo M1
- quello che esegue la misura su 2, lo chiamo M2.

Che cosa sono questi oggetti", ai fini della RG?
Sono semplicemente tre curve nello spazio-tempo, di tipo tempo.
Occorre assumere che non si intersechino a due a due.
Su come si muovano (ossia su cme siano fatte queste curve) non occorre
nessuna condizione, salvo quella apena detta.

Partenza delle particelle da P e loro arrivo in M1, M2 sono /eventi/.
Li chiamerò risp. E0, E1, E2.
La cosa ovvia è che E0 sta sulla curva P; E1 sta su M1, E2 sta su M2.

Bisogna introdurre un altro concetto: a ogni evento E è associato un
/cono-luce futuro/: lo indico con L(E).
Che cos'è? E' una regione dello spazio-tempo: quella formata dai punti
(dello spazio-tempo) che possono essere raggiunti da segnali o da
particelle inviate da E.
I punti che non appartengono a L(E) sono /causalmente indipendenti/
da E.
Ciò vuol dire che se F è causalm. indip. da E, ciò che accade in F non
può essere causato da qualcosa accaduto in E.
Notare che la rel. di indip. causale *non è simmetrica*: può benissimo
darsi che F sia causalm. indip. da E, ma E non sia causalm. indip.
da F.
(Questo accade se F sta nel /passato/ di E, ma non importa.)
Se è vero insieme che E è causalm. indip. da F e viceversa, dico che E
e F sono casualm. /disgiunti/.

Nel nostro caso, è ovvio che E1 e E2 sono causalm. *dipendenti* da E0,
ma aggiungiamo la richiesta che E1 ed E2 siano causalm. disgiunti tra
loro.
Nota: una figura aiuterebbe moltissimo: cercate di farvela...

Ora possiamo parlare d'intreccio e del suo effetto.
Per ipotesi E1 ed E2 sono disgiunti.
Quindi ci aspetteremmo che ciò che accade in E1 non abbia alcun
effetto su ciò che accade in E2, e viceversa.
Ma se le due particelle sono state prodotte in uno stato intrecciato,
la ripetizione di una serie di misure (su coppie di particelle
prodotte nello stesso stato intrecciato) mostra una /correlazione/ tra
le due misure.
Se per es. ciascuna misura può solo fornire due risultati: +1 e -1,
può accadere che ogni volta che in E1 si è misurato +1, in E2 si misuri
-1, e viceversa.
Tuttavia questo non implica alcuna comunicazione tra M1 e M2: chi
osserva le misure in M2 (gli eventi E2 ripetuti) non può da questi
risultati capire se lo strumento in M1 ha funzionato, eseguendo la
misura, oppure se ha lasciato passare indisturbato la particella 1. E
viceversa.

Faccio notare che questa presentazione prescinde completamente dal
"prima" e dal "dopo", quindi anche dal problema posto da Ernesto. La
sola cosa che occorre sapere è che le due misure vengono eseguite in
eventi disgiunti.

E questo è facile da verificare: se in E1 viene emesso un lampo di
luce che raggiunge M2, basta assicurarsi che l'arrivo di questo
segnale sia successivo a E2.
(Successivo nel senso di ciò che misura un orologio solidale a M2.)
E viceversa.

> Se la particella entangled me la porto su un astrovane che viaggia al
> 90% della velocità della luce e quindi a bordo c'è un grande
> rallentamento del tempo locale,qunado misurando la prima rimasta a
> terra nel laboratorio si ha la fine dello stato di sovrapposizione di
> quella che ho con me, qual è l'ADESSO?
Non riesco a capire che cosa hai in mente, ma non importa.
La descrizione che ho dato copre tranquillamente questo caso.
                                                

-- 
Elio Fabri
Received on Sat Oct 21 2017 - 21:47:30 CEST

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