Re: Aiuto per la risoluzione di un mio paradosso

From: Omega <omega_at_NOyahoo.it>
Date: Sat, 11 Jan 2014 23:32:52 +0100

Sergio Rossi
> ...
>
> Spero veramente che qualcuno possa indicarmi gli errori in questo
> mio ragionamento, dandomi così soddisfazione e sollievo. :) Mi scuso
> per questo mio post sicuramente troppo lungo.
>
> Saluti.

Ho trovato non proprio chiaro questo esperimento mentale, e ho anche
letto alcune risposte che ti sono state date.

Mi pare di poter commentare che la situazione, se non ho capito male, è
in tutto simile a quella di un'astronave A - con finestrini piccoli
("buchi")- che viene raggiunta dalla luce proveniente da qualche stella
o anche da un'astronave B che viaggia a velocità/direzione diversa; e al
tempo stesso genera al proprio interno raggi di luce.
Ora io penso che l'astronauta che sta all'interno e "misura" la luce che
viene da fuori e quella che viene da dentro dovrà constatare che, mentre
quella che viene da dentro, lui la può orientare come gli pare, non può
fare evidentemente altrettanto con quella che viene da fuori.
Lapalissiano, no?
Ma quella che viene da fuori, una volta entrata, in che direzione si
muove? Forse la domanda è tutta qui, o sbaglio?

Senza andare tanto lontano negli spazi esterni, o in ascensori magari
relativistici, o dentro a esperimenti ideali poco chiari almeno per me,
che cosa succede nello scompartimento di un treno, tenuto al buio da una
tenda ... bucata, quando passa in vicinanza di un lampione esterno di
una stazione? La luce che entra, seppure dal buco nella tenda, illumina
lo scompartimento secondo una direzione che è la congiungente istantanea
della sorgente e del buco. E se invece di un lampione (fermo come di
solito) la sorgente esterna è il faro di un veicolo in moto, vale la
stessa cosa: la luce si muove sulla congiungente della sorgente e del
foro, cioè quali che siano i riferimenti interno ed esterno.
La luce generata all'interno, per es. da una comune torcia elettrica, si
muove nella direzione dell'asse della torcia, quindi è del tutto
indipendente da quella esterna.
Se vogliamo velocità maggiori di quelle proprie delle ferrovie dello
Stato, non dimentichiamo che (si dice) la luce è insensibile al
riferimento: se entra nello scompartimento secondo la congiungente
istantanea buco/sorgente non ha ragione di deviare solo perché il treno
corre come un matto: una volta a bordo mantiene la propria velocità
"naturale" nel nuovo riferimento, e, in assenza di artifici ottici o
sensibilmente gravitazionali, non ha ragione di cambiare direzione
rispetto a quella che aveva all'ingresso nello scompartimento.
Naturalmente escludiamo che i buchi in questione siano tali da causare
diffrazione, altrimenti diventano sorgenti e ciò che succede all'esterno
non conta più niente.
--
Received on Sat Jan 11 2014 - 23:32:52 CET

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