Roberto Deboni DMIsr
> Omega
>
>> Riporto solo il link per non consumare banda e come commiato a
>> questa allegra (!) compagnia.
>>
>> https://groups.google.com/forum/#!searchin/it.cultura.filosofia.moderato/Elementare$2C$20Watson%7Csort:relevance%7Cspell:true/it.cultura.filosofia.moderato/DGBpAcIAi0o/4P1aj1JA_ecJ
>
> Se ho capito bene, a lei non piace la fisica quantistica.
Non è questione di gusti. Penso sia un tentativo interessante ma troppo
legato al caso per essere soddisfacente. Il caso aggiusta tutto, come
Dio. Quando vedo che la fisica si dichiara a gran voce come alternativa
ad altre conoscenze, e poi ricorre a enti metafisici come il caso,
allora il mio credito si affievolisce.
Insomma io sostengo che dove si fa ricorso al caso si sta ammettendo di
non aver capito, anche se poi qualcosa, seguendo quella strada, "funziona".
> Ebbene, come si atteggia verso i risultati "fisici" (ovvero concreti,
> della vita reale) ottenuti estrapolando cio' che la fisica
> quantistica offre ?
Io penso che siano stati ottenuti empiricamente e che la fisica
quantistica cerchi di giustificarli. Io so per esempio che i diodi oggi
cosiddetti "tunnel" hanno fatto sgranare tanto d'occhi a chi ha
constatato il fenomeno(alcuni elettroni, in certe configurazioni
geometriche e di campo, si muovono in senso opposto rispetto a ciò che
direbbe la differenza di potenziale, ossia si creano un "tunnel" di
corrente "negativa"; dopo è subentrata una spiegazione quantistica,
fondata proprio sul caso ...
Ma peggio per i già citati transistori a effetto di campo, alle cui
dispersioni (enormi) di caratteristiche, dopo anni e
anni la fisica non è riuscita a porre rimedio né a indicare una causa
seria del fenomeno. Questo, come ho già detto, apre un bubbio molto
forte sull'interpretazione della struttura e del comportamento dei
materiali (almeno quelli utilizzati per i FET).
> Il suo modello trova modo di spiegare quei fenomeni oggi utilizzati
> nella vita di tutti i giorni ?
Mi sembra chiaro che un "elementare" adimensionale, autonomamente attivo
e quindi onnipotenziale - e solo quello - può giustificare tutto, dal
micro al macro. Occorre solo un po' di pazienza.
Quest'idea - che a buona ragione si avvicina alla sostanza cartesiana
(più che a quella di Spinoza o a quella aristotelica) - è solo una
necessità logica.
> Come funziona un laser ? (intendo: la sua alternativa ci permette di
> inventare e costruire un laser su specifica)
«several eminent physicists â€" among them Niels Bohr, John von Neumann,
Isidor Rabi, Polykarp Kusch, and Llewellyn Thomas â€" argued the maser
violated Heisenberg's uncertainty principle and hence could not work»
Devo aggiungere altro?
> Come funziona un transistor ? (intendo: la sua alternativa ci
> permette di inventare e costruire un transistor su specifica)
Senz'altro funzionante meglio dei diodi tunnel e dei transistori a
effetto di campo come giustificati dai modelli attuali.
Ma questa specie di sfida non mi interessa. Penso semplicemente che
quando la fisica abbandonerà gli enti metafisici come il caso - il cui
concetto ho già mostrato come contraddittorio - avrà meno occasioni di
trovarsi davanti a situazioni imbarazzanti come quella di Bohr e
compagni. Una se-dicente scienza non può permettersi simili magre figure.
Ma ripeto: non mi interessa proprio che si vada avanti così
nell'accademia e nel mondo, credendo nel caso, credendo nel tempo e in
altre entità metafisiche. Io rispetto tutti, persino i professori
insolenti e i loro 'chierici', come ha scritto Q22.
Ritengo solo logicamente necessario che ciò che è realmente elementare
non possa avere caratteristiche di alcun tipo, cioè nessuna specificitÃ
o dimensione (inclusa la quantità ), inoltre non possa avere una
localizzazione, e debba infine essere autonomamente attivo (indipendente
da altro) e quindi debba essere onnipotenziale in termini di
manifestazioni caratterizzate (i cosiddetti 'enti fisici').
L'idea, ovviamente, è che _non_ ci sono diversi enti elementari
(particelle varie), ma che ogni ente rappresenta la strutturazione più o
meno articolata del manifestarsi di ciò che ho chiamato 'elementare'.
Direi meglio: sono 'organismi' - la cui unitarietà può farli scambiare
per elementari - la cui matrice (proprio esistenziale) è l'elementare'
stesso, un suo 'esprimersi' (si potrebbe dire: il suo linguaggio). Ciò
fa intendere che c'è una generale trasformabilità di tutto ciò che
esiste, mentre suggerisce che non esistono "principi" di conservazione,
né dinamiche di decadimento irreversibili. Fa anche intendere che la
distinzione animato/inanimato è superficiale e ingiustificata, data la
radice esistenziale comune.
Come dicevo, quest'idea ha ascendenze in Cartesio, quando per esempio
dice che, senza far torto al miracolo della creazione, se Dio si fosse
occupato solo di creare e sostentare le leggi fisiche, il mondo si
sarebbe fatto poco a poco da sé così come lo vediamo oggi. Io penso che
neppure le leggi fisiche - in quanto dotate di specificità - siano
elementari o originarie, ma a loro volta rappresentino il "linguaggio"
dell'elementare. Per questa ragione penso che neppure quelle siano
immutabili.
> Notare: e' anche possibile inventare laser e transistor senza capire,
> ma ovviamente non sarebbe stato possibile raffinarli agli attuali
> livelli tecnologici, in una varieta' di versioni per numerosi usi
> diversi. Naturalmente l'invenzione stessa dei transistor e del laser
> apre proprio un vuoto nella conoscenza che, attualmente, e' stato
> riempito dalla meccanica quantistica.
Vedo che conosci bene queste vicende. Prima sono nati gli oggetti di cui
parli, poi la fisica quantistica li ha giustificati, o ha cercato di
farlo (molto male con i transistori a effetto di campo, e scommetto che
indagando si troverebbero altri buchi analoghi). E io non sono così
certo che gli affinamenti e la produzione di varianti non sia merito
della tecnologia più che della fisica. La mia esperienza di
collaborazione sulla carta con l'accademia - a spese delle imprese - è
che i problemi se li sono dovuti risolvere i tecnologi, che aspettano
ancora che qualcuno spieghi i "perché" dei risultati ottenuti,
possibilmente senza invocare il dio Caso.
Ma il mio voleva essere un commiato mediante un vecchio articolo.
Che fosse preso in considerazione non era necessario, dato che il
battesimo di 'ignorante presuntuoso' i rappresentanti, qui,
dell'accademia, me lo hanno già impartito dal loro fonte battesimale.
Che non contiene acqua benedetta, ma i numeri del lotto gestiti dal Caso.
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Received on Mon Jan 27 2014 - 18:01:32 CET