Re: espansione dell'universo <lel13a$q4o$3@ks3294377.kimsufi.com> <bnevdpFkk0pU1@mid.individual.net>
Elio Fabri
> Sunboy
>> ...
> ...
> Quando si parla di grandezza dell'universo osservabile (il dato che
> cita Sunboy si riferisce al diametro, ma è più chiaro ragionare sul
> raggio, circa 46 miliardi ecc.) si vuol dire che quella è la distanza
> *oggi* del più lontano oggetto dal quale la luce emessa a un qualche
> tempo precedente è già arrivata a noi.
1. perché si dovrebbe parlare di raggio o di diametro come se si
trattasee di una sfera?
2. se l'esistenza di un diametro/raggio indicasse un limite finito (ma
spero non si stia dicendo niente di simile), che cosa ci sarebbe al di
là di tale limite?
> Il limite alla velocità, dato dalla RR, ha tutto un altro significato:
> ha valore *locale*, ossia entro piccole distanze, in cui si può
> trascurare la curvatura cosmologica dello spazio-tempo, sì che è
> possibile definire un sistema di riferimento inerziale e *rigido*.
> E' rispetto a questo riferimento che nessun corpo può superare c.
Preso atto di questa precisazione - che io trovo nell'introduzione alla
RG, sebbene in forma un po' diversa - un "corpo", accelerato alla
velocità c, sarebbe ancora un "corpo"?
Omaggi
Received on Sun Mar 02 2014 - 16:57:50 CET
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