pietrinipaola1_at_gmail.com wrote:
> Abbiamo parlato di energia potenziale elettrostatica del sistema
> considerando l'interazione tra la carica "macroscopica" sorgente del
> campo elettrico e la carica "esploratrice" infinitesima posta ad una
> certa distanza da essa.
>
> il punto e': a chi/cosa associamo l'energia potenziale elettrostatica
> cosi' definita ?
>
> 1- l'associamo al sistema costituito da ENTRAMBE le cariche
Dipende dalla scelta del sistema fisico di interesse, questa sopra
puo' essere una scelta conveniente nel caso in cui si intenda
studiare ad es. un sistema costituito da due cariche mobili
interagenti in moto lento.
> 2- introduciamo il "campo esterno" e associamo tale energia al
> sistema "particella esploratrice NEL CAMPO"
In questo caso come sistema abbiamo scelto la carica di prova
immersa nel campo esterno, ad es. puo' essere conveniente nel
caso in cui una delle due distribuzioni di carica sia statica.
Le due scelte sono equivalenti solo nel caso elettrostatico,
nel caso in cui invece il campo venga a dipendere dal tempo
allora in generale si dovra' descrivere il sistema come formato
dalle cariche interagenti con il campo, introducendo anche
l'energia potenziale del campo.
Ciao
--
Giorgio Bibbiani
Received on Thu Mar 20 2014 - 07:05:37 CET