Il 01/04/2014 19:38, Michele Falzone ha scritto:
>> il prodotto di tensione per corrente sinusoidali produce una
>>
>> sinusoide di frequenza doppia (con un carico lineare)
>>
>
> Produce la somma di una componente costante ed una sinusoidale con
> frequenza doppia
il problema era che altri sostenevano si trattasse di una semionda
della frequenza originale (ho omesso di specificare la componente
continua perché la davo per scontata)
>> relativamente alla potenza il diodo taglia quindi una sinusoide
>> su
>>
>> due, non una semionda, per cui hai una potenza della metà
>>
>
> Il diodo ideale conduce solo per una semionda e non taglia nessuna
> sinusoide
ovvio, ma con "relativamente alla potenza" intendevo: se si tracciano
su un asse cartesiano i grafici di tensione, corrente e relativo
prodotto, relativamente al grafico della potenza il diodo elimina una
sinusoide intera su due (partendo da sin(-pi/2) a sin(pi*3/2) - tanto
per indicare la porzione *grafica* di sinusoide, non i valori)
> La potenza media essendo "Energia/tempo, e visto che, a parita' di
> tempo, eroga energia solo per mezzo periodo "Ovvero la meta'" avra'
> un valore esattamente meta'
questo era quanto sostenevo io... del resto se il grafico della
potenza fosse una serie di semionde come sostengono alcuni in
i.h.elettronica, il valore della potenza media sarebbe 2/pi*valore di
picco invece di valore di picco/2
>> questo è stato considerato delirante e farneticante
>>
>
> Se lo hai esposto esattamente come lo hai esposto qui non avevano
> tutti i torti
concordo che l'esposizione è disastrosa e incomprensibile (ho
sintetizzato troppo quanto si è svolto su diversi post)
> Mi fermo qui, visto che dopo la descrizione diventa ulteriormente
> incomprensibile, ma l'area racchiusa tra la curva della potenza e
> l'ascissa, ovvero l'integrale definito, rappresenta l'energia
> erogata nel tempo preso in considerazione
certo ma la potenza è l'energia erogata nell'unità di tempo e ai fini
di determinare l'effetto del diodo la distinzione era irrilevante
nella discussione originale
> Sicuramente saprai molte cose, ma in maniera molto confusa e quelli
> di it.hobby.elettronica in fondo non avevano tutti i torti
credo comunque che tu abbia equivocato gran parte di quanto ho scritto
(inevitabile vista la mia esposizione confusa e l'aver omesso molti
dettagli essenziali)
del resto quando uno su i.h.elettronica scriveva che con un diodo la
potenza si dimezza perché è l'area delle semionde, avrei anche potuto
rispondere:
dato un piano cartesiano tracciamo su di esso:
f1) y = v*sin(x)
f2) y = i*sin(x)
f3) y = f1 * f2 ovvero v*sin(x)*i*sin(x) ovvero v*i*sin(x)^2
(a questo punto su i.h.elettronica sarebbe già cominciata la sequenza
degli insulti)
osservando il grafico ho dedotto che f3, essendo sfasata di -pi/2,
avendo una frequenza doppia rispetto a f1 e f2, avendo sempre valore
positivo è equivalente a:
f4) y = v*i*sin(-pi/2 + 2 * x) / 2 + 1/2
eliminando v*i sia da f3 che da f4 si ha quindi:
f3 == f4
sin(x)^2 == sin(-pi/2 + 2 * x) / 2 + 1/2
non ricordando abbastanza per una dimostrazione analitica ho
verificato empiricamente (con un linguaggio di programmazione e nei
limiti del calcolo in virgola mobile dei personal computer) che le due
funzioni f3 e f4 sono equivalenti
ovvero - al contrario di quanto affermato da alcuni in i.h.elettronica
- la funzione della potenza relativamente al tempo è una sinusoide di
frequenza doppia di quella di tensione e corrente e non una serie di
semionde (e il valore istantaneo della potenza è sempre >= 0)
chiedevo qui una conferma, solo questo
ora spero sia più chiaro
--
bye
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Received on Wed Apr 02 2014 - 09:16:15 CEST