Re: perchè si è introdotta la materia oscura?

From: Dino Bruniera <brunieradino_at_inwind.it>
Date: Thu, 3 Apr 2014 18:16:44 +0200

"Omega" ha scritto nel messaggio
news:Yda%u.29629$Th2.20015_at_tornado.fastwebnet.it...

>> Dino Bruniera
>> Qui, a mio parere, stai andando troppo sul filosofico e, quindi, pur
>> trovando interessante quanto da te esposto, devo dirti che esso è fuori
>> dal mio campo di "lavoro".

>Io credo che ogni ipotesi che non abbia una verifica sperimentale sia
>sempre "filosofia", perciò tutte le teorie, inclusa la tua, sono
>"filosofiche" fino a verifica sperimentale adeguata, cioè affidabile.

Io, invece, penso che il termine "ipotesi", specialmente se scientifica,
abbia un significato diverso dal termine "filosofia".
Perché il secondo termine riguarda il mondo e l'uomo, in senso molto
generale, mentre il primo termine riguarda uno o più fenomeni in particolare
e avrebbe l'aspirazione a diventare una teoria vera e propria, anche se per
il momento non è stata dimostrata.
Infatti ecco le definizioni che ho trovato sul web.
Da Wikipedia: La filosofia (dal greco φιλοσοφία, composto di φιλεῖν
(philèin), "amare", e σοφία (sophìa), "sapienza", ossia "amore per la
sapienza")[2] è un campo di studi che si pone domande e riflette sul mondo e
sull'uomo, indaga sul senso dell'essere e dell'esistenza umana, tenta di
definire la natura e analizza le possibilità e i limiti della conoscenza.
Da un'altra fonte del web: Un’ipotesi è un asserzione ritenuta vera al fine
di vagliarne la validità. Le ipotesi scientifiche si differenziano dalle
teorie sia perché possono essere sempre esaminate empiricamente,
sperimentate, sia perché la verifica, da parte di uno sperimentatore, deve
essere condotta in modo tale da permettere ad altri ricercatori di ripetere
la verifica stessa.
Lo stesso Newton ha formulato delle ipotesi non dimostrate, che ha chiamato
"query", su vari argomenti, quali, per esempio, la gravità (query 21).
Per quanto riguarda in particolare la mia ipotesi, se fosse verificata
sperimentalmente, potrebbe diventare una teoria più forte della relatività
generale, in quanto spiega certi fenomeni senza la necessità di introdurre
l'energia e la materia, oscure.
Quindi, a mio parere, la mia è un'ipotesi almeno più scientifica che
filosofica.

>Che conta per le teorie "filosofiche" è che abbiano una ratio e non solo
>delle giustificazioni arbitrarie per tenerle in piedi.
>Per esempio, come giustifichi la variazione di dimensioni, cioè
>compressione ed espansione (rispetto a cosa? Quale è il riferimento?) delle
>particelle di "etere" che tu ipotizzi? Cosa devi ipotizzare sulla natura
>del tuo "etere" perché ciò accada?
>Devi dunque prevedere qualcosa a monte della particella - una sua logica di
>"funzionamento", una sua struttura stabile.

Esatto.
Infatti ipotizzo l'etere come una sostanza elastica e le particelle di etere
come un determinato quantitativo di etere in grado di espandersi e
comprimersi.
Rispetto a cosa?
Le une dispetto alle altre.

>Inoltre sul fatto che siano "particelle" e non un continuo, dovresti
>rispondere esaurientmente all'obiezione del vecchio Zenone di Elea (a parte
>il concetto di sistema isolato che in tal modo introduci, che è
>contraddittorio).

Per sistema isolato che io introdurei, cosa intendi?
L'Universo o la particella d'etere o altro?

>Zenone chiedeva: se la realtà non è continua, che cosa c'è fra quelli che
>oggi chiameremmo i "quanta"? Il nulla? Se infatti fossero fra loro in
>contatto tale da non essere in alcun modo separati, saremmo in presenza del
>continuo, non del discreto. Se dunque ipotizzi il discreto, devi dire che
>cosa separa le "particelle" (tu e tutti i fisici ovviamente, fin dal
>geniale signor Max Karl Ernst Ludwig Planck). Più ragionevole pensare, a
>mio parere, che il continuo elementare nel manifestarsi assuma forma e
>proprietà, ossia dei termini di interazione che fanno *apparire* la realtà
>come discreta, solo con ciò ammettendo che il signor Max suddetto ha visto
>giusto.

Il tuo ragionamento è molto profondo, per cui mi ci vuole molto tempo (o
meglio parole) per rispondere.
Anch'io ci ho pensato a lungo, e ci sto ancora pensando, infatti pur
sviluppando l'ipotesi delle particelle di etere, non ho cancellato dal mio
sito l'ipotesi dell'etere continuo.

C'è una cosa che ho immaginato, ma non ho ancora scritto nelle mie ipotesi
(e non so se scriverò), in quanto troppo fantasiosa: la nascita
dell'Universo.
Ho immaginato che prima del suo inizio l'Universo fosse stato un concentrato
di etere continuo compresso al massimo livello.
Ma ad un certo punto sia la troppa compressione che il vuoto assoluto
circostante, lo hanno costretto ad espandersi.
Fino ad un certo punto l'etere dell'Universo è potuto rimanere continuo,
perché si è espanso in modo uguale per tutta la sua estensione, ma
successivamente ha dovuto suddividersi in particelle di una stessa quantità,
che potevano espandersi in modo diverso l'una dall'altra, a seconda della
loro posizione nell'Universo (più espanse quelle verso l'esterno e meno
espanse quelle verso l'interno).
Supponendo questa ipotesi di nascita delle particelle di etere, non saremmo
in presenza del discreto anche se le particelle fossero in contatto tale da
non essere separate?
Perchè la particella sarebbe l'unica forma in cui potrebbe esistere l'etere,
dopo una determinata espansione dell'Unierso.
E non potrebbero mai unirsi, finchè non ritornassero ad avere la
compressione necessaria e, cioè, forse alla fine dell'Universo.
Si, perchè si potrebbe ipotizzare che una volta arrivato alla massima
espansione, l'Universo inizi a comprimersi fino a tornare al suo continuo
compresso al massimo livello iniziale.
A questa ipotesi si potrebbe obiettare che risulta che l'espansione
dell'Universo stia incrementandosi continuamente, per cui non è possibile
che ad un certo punto inizi a comprimersi.
Ma io potrei rispondere che ciò risulterebbe dagli elevati redshift rilevati
per la luce delle galassie primordiali che la fisica "ufficiale" imputa
all'espansione dell'Universo, ma che la mia ipotesi imputa alla sola
differenza di velocità della luce tra il momento della sua emissione al
momento del suo arrivo sulla Terra (per approfondire leggere quanto esposto
nel mio sito).
Pertanto, in base alla mia ipotesi, non è certo che l'espansione
dell'Universo stia accelerando.
In verità, con la mia ipotesi, non sappiamo se in questo momento
l'espansione dell'Universo stia accelerando, decelerando o, addirittura, se
l'Universo stia comprimendosi.
Comunque, con la mia ipotesi di Universo, è possibile che esso possa finire
con la sua compressione finale, dalla quale potrebbe ripartire una nuova
espansione di Universo.

Ora basta, non voglio farti fondere con le mie "fantasie?".
Spero solo di averti fatto comprendere che potremmo essere in presenza del
discreto anche se le particelle fossero in contatto tale da non essere
separate.
In effetti l'etere sarebbe l'unica sostanza che compone l'universo e sarebbe
diversa dalla materia che noi possiamo percepire, in quanto quest'ultima non
sarebbe altro che una manifestazione di tipo ondulatorio dell'etere, e cioè
dell'unica sostanza veramente esistente.
Quindi si tratta di una sostanza le cui proprietà sono diverse dalla materia
che noi vediamo e, quindi, perché non potremmo ipotizzare che le sue
particelle possano essere in contatto pur essendo separate, le une dalle
altre?

>Sul fatto che ciò che è realmente elementare sia privo di caratteristiche
>specifiche, ho già dato una ratio; un'altra è che se avesse caratteristiche
>specifiche avrebbe per definizione potenzialità magari numerose ma
>limitate, mentre, come dice Heisenberg «Realmente gli esperimenti hanno
>mostrato la completa mutabilità della materia... Ed è questa la prova
>finale dell'unità della materia. Tutte le particelle elementari sono fatte
>della stessa sostanza, che può esser chiamata energia o materia universale;
>sono soltanto forme diverse in cui la materia può manifestarsi.»

Perfetto.
Per la mia ipotesi, detta sostanza è l'etere.

>In altre parole, ciò che è realmente elementare deve essere onnipotenziale
>in termini di forma/proprietà. Perciò non può avere forma/proprietà in sé.

Però, secondo la mia ipotesi "non continua", come ho scritto nell'altro mio
messaggio, può avere forma e proprietà in sè (particelle d'etere).

>Dell'energia, per esempio, noi conosciamo diverse forme, ma dell'energia in
>quanto tale, al di là delle varie forme in cui si manifesta, non sappiamo
>niente. La ragione a mio parere è molto semplice: in sé non ha alcuna
>forma/proprietà, se non la sola proprietà del manifestarsi.

>In questo senso dire che è "oscura" - dell'energia in particolare - è
>abbastanza coerente. Che poi sia "energia" o "materia" oppure semplicemente
>"sostanza" come dice lo stesso Heisenberg, non è rilevante: rilevante è che
>si può manifestare in tutte le forme di energia e di materia che conosciamo
>e che andiamo via via scoprendo senza vedere una fine della ricerca e della
>scoperta - ma che non può arrivare all'elementare per definizione, come già
>fanno comprendere i problemi con le cosiddette materia ed energia oscure.
>Perciò l'onnipotenzialità del "substato" di tutto ciò che esiste è
>evidente, e per l'onnipotenzialità è necessaria appunto la mancanza di
>forma e di proprietà (che, ripeto, non sia la proprietà essenziale del
>manifestarsi).
>(PS: ti prego di non confondere onnipotenzialità e onnipotenza, dato che
>questo non è un gruppo di teologia :)), anche se vedo che alcuni credono,
>proprio come i teologi, cose che logicamente non reggono.)

Quello dell'energia è un problema che non ho ancora affrontato
profondamente.
Per ora penso, almeno, che essa provvenga dall'immensa compressione iniziale
dell'Universo e dalla sua interazione con il vuoto infinito che lo circonda,
e che si stia manifestando nelle sue varie forme durante la espansione
dell'Universo.
Parte di detta energia potrebbe essere ancora dentro la materia che
osserviamo, e si manifesterebbe tramite la forte compressione delle
particelle d'etere necessaria a formare le particelle elementari della
materia, e parte si manifesterebbe tramite le 4 forze fondamentali.

Stop.

Sperando di non aver fatto troppa confusione e di non aver scritto troppi
strafalcioni, ti saluto.

Dino
Received on Thu Apr 03 2014 - 18:16:44 CEST

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