Soviet_Mario
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>>>> ...
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> leggo però
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> “Our universe appears to be finely tuned for the development of
> intelligence, and in particular, for the development of universal states
> that maximize the diversity of possible futures,” Wissner-Gross explained.
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> e la trovo un'affermazione finalistica incomprensibile. Non è l'universo
> ad essere adatto allo sviluppo dell'intelligenza, è l'intelligenza a
> rappresentare un buon adattamento alla sopravvivenza nel suo contesto.
O è la sopravvivenza a essere un buon adattamento all'intelligenza, o un
buon risultato dell'intelligenza?
Chi viene prima? L'intelligenza o l'"istinto" di sopravvivenza?
O forse sono solo due facce della medesima medaglia, come io credo?
E l'istinto di sopravvivenza non è forse "finalistico"?
Non è forse *finalizzato* alla sopravvivenza del singolo, e della sua
specie come conseguenza?
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Received on Thu Apr 03 2014 - 11:02:37 CEST