multivac85_at_gmail.com ha scritto:
> ...
> Volevo perciò sapere se questa concezione riduzionistica di Dirac è
> stata confutata o superata oppure se si può dire che solo alcuni
> aspetti della chimica possono essere conosciuti a partire soltanto da
> concezioni legate solo a termini e concetti di tipo fisico. Ho
> presente i campi della "Chimica computazionale" e della "Chimica
> quantistica" ma mi chiedevo se esse si potessero ritenere parte della
> fisica, dato che mi pare che assumano già come punto di partenza
> termini della chimica. Mi chiedevo peraltro se conoscete qualche testo
> o articolo che cerca di fare il punto su questo tema legato alle due
> discipline.
Mi sono posto il problema da vari anni, e anche se sono lontanissimo
dal conoscere in modo completo la letteratura sull'argomento, ti posso
segnalare due libri, anche se non recenti.
Popper: "L'io e il suo cervello" (Armando 1981) vol I pag. 26.
Hofstadter: "Goedel, Escher, Bach" (Penguin Books 1980)
(esiste anche una traduzione italiana, mi pare Adelphi).
La questione del riduzionismo è affrontata da Hofstadter in molti
punti del libro, ma la sua posizione è riassunta sinteticamente a pag.
522, dove enuncia "the reductionist Dilemma".
Mi permetto inoltre di segnalarti un mio scritto in proposito:
https://www.df.unipi.it/~fabri/sagredo/candela/candel41.pdf e
candel42.pdf.
(La mia posizione è vicina a quella di Hofstadter, mentre ritengo
sbagliata quella di Popper.)
--
Elio Fabri
Received on Fri May 02 2014 - 20:39:39 CEST