Forse non esiste nč la materia nč l'energia oscura
da "LE SCIENZE"
Il lato oscuro dell'universo studiato con i neutroni
La materia oscura e l'energia oscura ipotizzate per descrivere i moti delle galassie e l'accelerazione dell'espansione dell'universo non influenzano le forze gravitazionali che agiscono a livello microscopico. Č la conclusione di uno studio su neutroni che pone un limite alle teorie sulla natura di queste due misteriose entitā che insieme compongono il 95 per cento del cosmo (red)
fisica delle particelle cosmologia
A livello microscopico non c'č traccia di materia oscura, cioč della materia che rende conto del 27,8 per cento nella composizione dell'universo, ma dalla natura ancora oggi misteriosa e rilevabile solo in modo indiretto. E non c'č traccia nemmeno di energia oscura, l'altrettanto misteriosa "essenza" che pesa per il 68 per cento circa nella composizione del cosmo e spiega perché l'espansione dell'universo č accelerata. Č il risultato di un esperimento su neutroni effettuato da ricercatori del Politecnico di Vienna guidati da Hartmut Abele, che firmano un articolo sulle "Physical Review Letters", giā pubblicato su ArXiV.
Dalle misurazioni effettuate con il loro apparato sperimentale risulta infatti che i neutroni si comportano esattamente come previsto tenendo conto della sola forza gravitazionale, senza cioč le perturbazioni che dovrebbero essere rilevabili con la presenza della materia oscura e dell'energia oscura. Le teorie "esotiche" che sono state formulate finora per spiegare queste due entitā fisiche misteriose prevedono nuovi tipi di particelle e di forze che a livello microscopico dovrebbero farsi sentire, influenzando l'interazione gravitazionale.
Il lato oscuro dell'universo studiato con i neutroniLa galassia Vortice (M51) č una tipica galassia a spirale: proprio in questo tipo di galassie, i parametri di rotazione non sono compatibili con la presenza di sola materia visibile ordinaria (WIkimedia Commons)
La gravitā č una delle quattro forze fondamentali della natura, insieme alla forza elettromagnetica, alla forza debole e a quella forte, e i suoi effetti si fanno sentire tra due o pių corpi dotati di massa a qualunque scala dimensionale, da quelle atomiche a quelle cosmologiche. Č proprio osservando il moto di rotazione di alcune galassie che ci si č capito che la legge di gravitazione universale continua a valere solo se si ipotizza che insieme alla massa direttamente osservabile vi sia una quantitā enormemente superiore di massa non rilevabile con gli strumenti, la cosiddetta materia oscura.
Nel caso del moto di espansione dell'universo, d'altra parte, č emersa un'ulteriore anomalia, perché se tra le masse lontane agisse solo la forza di gravitā, l'espansione dovrebbe rallentare. Invece le misurazioni dimostrano che l'espansione procede a ritmo accelerato: le galassie si allontanano le une rispetto alle altre con velocitā sempre maggiore. Da qui la necessitā di ipotizzare l'esistenza di una forma di energia, la cosiddetta energia oscura, che agisce come una sorta di forza di gravitā repulsiva.
Ma come rilevare la presenza della materia oscura e dell'energia oscura? Ricercatori di ogni parte del mondo si stanno ingegnando per trovare effetti misurabili dal punto di vista sperimentale. E una delle strategie possibili č scendere al livello microscopico per verificare se nel caso si leggi fisiche note ci sono piccole deviazioni dal comportamento previsto.
Il lato oscuro dell'universo studiato con i neutroniL'apparato sperimentale utilizzato dai ricercatori del Politecnico di Vienna con il cosmo sullo sfondo. Lo studio della forza di gravitā a livello subatomico consente di porre dei limiti alle teorie sulla materia oscura e sull'energia oscura (Cortesia Politecnico di Vienna)
In quest'ultimo esperimento gli autori hanno studiato il comportamento di un fascio di neutroni prodotto da un reattore nucleare. Inizialmente questi neutroni si muovevano a una velocitā di 2200 metri al secondo, poi sono stati rallentati fino a 7 metri al secondo e infine raffreddati fino poche frazioni di grado sopra lo zero assoluto, cioč a temperature in cui i neutroni hanno energie cinetiche bassissime. Una volta raffreddati, i neutroni sono stati inviati in una cavitā costituita da due piani paralleli, uno in grado di riflettere i neutroni che vi incidono e l'altro di assorbirli. In questo modo era possibile manipolare lo stato energetico dei neutroni in funzione delle necessitā sperimentali.
In queste condizioni, i neutroni risentono come tutti i corpi, del campo gravitazionale terrestre, ma l'energia gravitazionale di ogni particella č quantizzata. Questo significa che non puō assumere uno spettro continuo di valori, ma solo certi valori discreti. E gli sperimentatori sono in grado, cambiando alcuni parametri della superficie riflettente, di misurare i livelli energetici dei neutroni con una precisione 100.000 volte maggiore rispetto ad analoghi esperimenti effettuati di recente.
I dati raccolti da Abele e colleghi non hanno rilevato alcuna deviazione dal comportamento previsto dalle leggi che descrivono la forza di gravitā, e quindi, entro i valori di accuratezza sperimentale, non sembra esserci traccia della materia oscura e dell'energia oscura a livelli microscopico. I valori misurati, pongono un limite stringente per tutte le ipotesi sulla natura della materia oscura e dell'energia oscura.
Received on Fri May 02 2014 - 18:43:10 CEST
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