Allais effect e lunar wake
Sono stato per 15 anni appresso all' effetto Allais (pendolo di Foucault che va male durante le eclissi di sole). Ho speso tempo e denaro, realizzando apparati ed esperimenti, credendo che ne valesse la pena. L' opinione diffusa tra una schiera di appassionati (inclusi me e la NASA), indipendenti o affliliati ad istituzioni, era che questo effetto avesse qualcosa di misterioso non comprensibile alla luce della fisica comunemente accettata. Sull' argomento sono stati pubblicati articoli in varie forme di letteratura scientifica, inclusi articoli su importanti riviste peer-reviewed (Nature, Physical Review, IOP, etc.., oltre ad arxiv, internet ed altro.), accompagnati da varie ipotesi. Io stesso ho avanzato delle ipotesi che si sono rivelate infondate.
Mistero fino all' anno scorso. Avevo sospeso gli esperimenti da un po', perché già avevo abbastanza da speculare sui dati che avevo raccolto, ma in verità anche per motivi contingenti. Altri amici all' estero avevano sospeso gli esperimenti, per vari motivi, tranne uno. Il Prof. Alexander Pugach, dell' Accademia Nazionale delle Scienze dell' Ukraina, ha continuato a raccogliere quasi continuamente dati fino allo scorso gennaio. Egli ha pubblicato vari articoli in cui rivendica di avere osservato comportamenti anomali del suo strumento (descritto brevemente più giù) in concomitanza di eclissi solari. Gli articoli sono credibili, in quanto realmente intorno alle eclissi di sole si registrano strani comportamenti in una famiglia di apparati che hanno la caratteristica comune di avere una libertà di movimento intorno ad un punto di pivotaggio (pendoli, gravimetri a molla e massa, bilance di torsione). Io ho dei risultati personali, di cui sono assolutamente certo, che confermano l' anomalia. Esistono articoli pe
er-reviewed che confermano l' anomalia.
Solo che, secondo me, le eclissi di sole non c' entrano nulla. Quello che c' entra è una circostanza concomitante, contemporanea o più o meno spostata rispetto all' eclisse di sole. Mi riferisco al vuoto di vento solare che si verifica al di qua della luna, e che è conosciuto come lunar wake. Sono giunto a questa conclusione, che vado ad illustrare, intorno alla fine del 2013.
Premetto che Pugach mi ha autorizzato ad usare pubblicamente i suoi dati, in quanto onestamente riconosce a me la scoperta della correlazione. Pugach mi ha spesso inviato i suoi dati, più spesso negli ultimi tempi.
Occorre descrivere brevemente l' apparato, che Pugach chiama torsind (indicatore di torsione). Si tratta di un sottile disco di alluminio di circa 12 cm di diametro, 0.1g di peso, sospeso al centro tramite un singolo filamento di seta naturale, chiuso in un contenitore sigillato ma non vuoto d' aria, schermato elettrostaticamente ma non magneticamente, con un sistema automatico di monitoraggio dell' azimuth di un riferimento sul disco. L' apparato era in un ambiente isolato, lontano da gente e da disturbi elettrici, in un locale chiuso e non presenziato, ecc...
Intorno alle eclissi di sole, questo disco ruotava qualche poco. Questo durante i periodi di sole calmo. Col passare del tempo (che "a posteriori" praticamente significa con l' avvicinarsi del massimo di questo ciclo solare) il disco ha preso a ruotare talvolta in assenza di eclissi. Più il tempo passava, e più questo accadeva. Dai dati di Pugach e dai dati sul numero delle macchie solari, vidi che c' era una grossolana correlazione sul lungo periodo tra le due cose. Ma sul breve periodo la correlazione non c' era. Lo comunicai a Pugach. Finora nulla di chiaro, solo una grossolana correlazione e nessuna idea del meccanismo.
Ad un certo punto ho avuto l' intuizione che per qualche motivo si potessero generare correnti di Foucault nel disco, con associato campo magnetico ed associati effetti (come il disco dei vecchi contatori dell' Enel).
Ho cominciato a prendere in considerazione la magnetosfera ed a studiarne l' interazione col vento solare.
In sintesi la situazione è questa:
Il vento solare è sempre presente, ed è il responsabile della formazione della magnetosfera. In condizioni di sole calmo, il vento solare è uniforme e la magnetosfera è tranquilla, senza sconvolgimenti dell' equilibrio di correnti elettriche e delle linee di forza del campo magnetico terrestre che la pervadono. Quando vi è attività solare, il vento solare può essere disturbato, con raffiche accelerate, deviate ed altro. Questo si verifica in larga correlazione col numero di macchie solari, ma non sempre i disturbi del vento solare colpiscono la terra. Il sole emette il vento tutt' intorno, e solo se il disturbo è emesso in una direzione favorevole alla terra questa verrà raggiunta. Il vento solare è bloccato dalla magnetosfera, come noto, e un vento non uniforme causa le note tempeste geomagnetiche e disturbi geomagnetici minori. Un vento solare non uniforme disturba la tranquillità della magnetosfera.
Mi occorreva trovare dei dati sull' attività geomagnetica da correlare ai dati di Pugach, e li ho trovati negli archivi del NOAA riguardo ai satelliti geostazionari con magnetometri a bordo.
La correlazione è stata sorprendente. In gennaio le rotazioni del disco dovute all' attività geomagnetica erano ordini di grandezza maggiori delle rotazioni osservate durante le eclissi in periodi di sole calmo. In tali condizioni una eclisse non avrebbe potuto essere "vista" dal torsind, essendo molto al di sotto del, chiamiamolo, disturbo.
Cosa accade durante le eclissi (e sole calmo)? E' facile. La lunar wake causa uno squilibrio localizzato nella magnetosfera. Ho trovato tracce della lunar wake nei dati da satellite in corrispondenza di eclissi in periodi di sole calmo in cui Pugach ha rilevato rotazioni del torsind, ed in corrispondenza di un mio esperimento con pendolo in cui ho rilevato anomalie.
Forse è superfluo precisarlo, ma affinché delle correnti si inducano nello strumento di misura, è necessario che lo strumento attraversi gradienti magnetici abbastanza ripidi. Come visibile dai dati da satellite, tali circostanze si verificano durante le tempeste geomagnetiche, ed in minor misura e con caratteristiche piuttosto locali, durante le eclissi di sole.
Tanto detto, l' effetto Allais non è più un mistero per me, e devo anche dire che sono un po' deluso, perchè ultimamente avevo acquistato un certo numero di apparati per perfezionarmi nelle misure.
Alla fine, una deludente banalità!
Se vi è interesse per l' argomento, caricherò su flickr dei grafici da satellite, dei grafici di Pugach, e dei grafici con le correlazioni da me trovate. Oltre a darvi le referenze, se richiesto, della letteratura accennata.
Antonio Iovane
Received on Sat May 24 2014 - 01:37:32 CEST
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