moto delle particelle

From: giovanni ruffino <ruffinogiovannige_at_gmail.com>
Date: Tue, 27 May 2014 02:38:25 -0700 (PDT)

La fisica attuale considera le particelle come dei corpuscoli autonomi
che si muovono in uno spazio vuoto ed estraneo.
Però in questo modo risulta impossibile interpretare concettualmente
la loro natura corpuscolare ed ondulatoria.
Anche il campo fatto di nulla, o come stato del nulla, è un concetto puramente astratto,
non realistico.
Einstein dopo la RG ha esposto un nuovo modello di etere in cui ciascuna particella
non è un corpo estraneo, ma un effetto dell'energia nell'etere.
Come è descritto nel libro - Einstein e l'etere - autore Kostro , editore Dedalo.
La particella quindi si forma quando lo stato oscillatorio dell'energia supera
un determinato livello, che chiamiamo livello quantico,
e si sposta progressivamente via via nei nuovi punti seguendo
gli spostamenti dell'energia che la crea.
In altre parole, la particella non è un oggetto estraneo all'etere, ma è
uno stato particolare dell'etere, creato dall'energia, che si sposta in esso.
Per questo ragione il vento dell'etere non esiste.
Ho esposto questi concetti in:
Energia, massa, particelle, campi, forze, nuovo etere della fisica -
(che si può trovare su Google)
dove ho fatto anche l'analogia con il moto di una goccia d'acqua nel ghiaccio ottenuto
spostando il calore, che crea la goccia, con una ideale pompa di calore.
Il moto potrebbe essere progressivo, oppure potrebbe avvenire in un altro modo:
l'energia crea la particella nell'etere in un determinato punto, quindi questa,
per un dt infinitesimo esiste fissa in quel punto, poi lo stato oscillatorio dell'energia
scende sotto il livello quantico e la particella si annichilisce, cioè scopare,
per riformarsi in un altro punto, vicinissimo al precedente,
dove l'energia ha superato nuovamento il livello quantico.
In questo modo la particella esisterebbe prima nel punto P1 e poi nel punto P2.
Tra i due punti si era annichilita, cioè sciolta nell'etere,
e aveva ceduto la sua energia all'etere.
Entrambi i modi sono in accordo con la natura corpuscolare e
ondulatoria delle particelle, anzi direi che finalmente permettono
di dare una valida interpretazione concettuale a questa doppia natura.

Per maggiori chiarimenti : http://www.ricercaetereperduto.it
Received on Tue May 27 2014 - 11:38:25 CEST

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