cometa_luminosa <alberto.rasa_at_virgilio.it> wrote:
> Ma per "scattering" intendevo "processo che allontana l'elettrone dal
> protone quando il primo viene lanciato contro il secondo, come una sorta
> di urto tra due biglie", ammesso che cio' avvenga realmente, se no non
> capisco come si fa a misurare le dimensioni di un protone con questo tipo
> di processi.
>
> Se invece intendi che puo' proprio avvenire un tale allontanamento anche
> tra cariche opposte, allora non capisco cosa determini il fatto che
> l'elettrone venga attratto o respinto dal protone (attratto e respinto nel
> senso generale di cui sopra e non relativamente alla sola interazione
> coulombiana).
Non riesco a capire che cosa intendi. L'elettrone non risente
dell'interazione forte, quindi la sua interazione col protone è
puramente elettromagnetica (pardon: elettrodebole, ma ad occhio direi
che qui la parte debole possiamo dimenticarla). Il protone è una
particella di carica positiva +e, quindi attrae l'elettrone.
Solo che il protone non è puntiforme: in prima approssimazione lo puoi
immaginare come una distribuzione sferica di carica e questo comporta
l'apparizione nella sezione d'urto di fattori di forma, che possono
essere quindi misurati.
Ma la storia completa è molto più complicata e dipende dalla velocità
dell'elettrone incidente, vedi ad esempio qui:
<
http://www.hep.phy.cam.ac.uk/~thomson/lectures/partIIIparticles/Handout
5_2009.pdf>
M.
--
Per rispondermi via e-mail togli l'ovvio.
Received on Tue May 27 2014 - 16:47:52 CEST