Il granchio di un illustre fisico

From: Antonio <maxwell399_at_hotmail.com>
Date: Fri, 23 Nov 2012 00:29:04 +0100

Salve a tutti.

Quirino Maiorana (zio di Ettore), nel 1951 tenne un discorso nel quale
tentava di confutare la teoria della relativita'.

http://itis.volta.alessandria.it/episteme/ep2majo.htm

Per chi non avesse voglia di sorbirsi tutto il discorso, cito un
macroscopico fraintendimento, forse comprensibile agli inizi del '900, ma
sconcertante nel 1951, dopo quasi 50 anni dalla formulazione della RR:

"Consideriamo due sistemi reciprocamente in moto rettilineo uniforme.
Supponiamoli costituiti da due regoli di uguale lunghezza che chiamiamo AB
ed A'B'. Essi possono scorrere l'uno sull'altro a velocit� costante, che
supponiamo grandissima. Ammettiamo dapprima che sia A'B' a muoversi rispetto
ad AB tenuto fermo. In un certo istante A'B' si sovrappone ad AB; e
successivamente lo sopravanza. Tenendo presente quanto � stato detto, la
relativit� porta all'ammissione che AB giudica A'B' alquanto pi� corto del
valore che esso ha, quando � in riposo. Cos�, se A'B' si muove con una
velocit� uguale a met� di quella della luce, AB lo giudica uguale a circa
0,85 del suo valore. Se A'B' si muovesse con la velocit� della luce, la sua
lunghezza si annullerebbe. Cos� pure, AB ritiene che in A'B' il tempo si sia
allungato: in un anno di AB non entrerebbero che 10 mesi di A'B', se questo
si muove con la velocit� met� della luce. Se tale velocit� della luce fosse
raggiunta da A'B', il tempo in tale sistema si arresterebbe: ossia un
orologio non batterebbe pi� il suo ritmo, od il cuore di un essere vivente
si arresterebbe. E' strano come si possano fare tali asserzioni, senza
alcuna conferma sperimentale."

Antonio

Received on Fri Nov 23 2012 - 00:29:04 CET

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