Re: Legge di Galileo

From: Enrico SMARGIASSI <smargiassi_at_ts.infn.it>
Date: Fri, 13 Nov 2009 18:25:24 +0100

Elio Fabri wrote:

> Insomma, non ci si capisce niente, in buona misura credo perche' gli
> autori che ne scrivono (storici e filosofi della scienza) non sanno la
> fisica e quindi spesso non capiscono i testi che leggono.

Be', Dijksterhuis non era un fisico ma aveva un PhD in matematica,
quindi non mi sembra che rientri nei casi che dicevi. Certamente era in
grado di capire cosa dicesse una formulazione matematica e quale
formulazione diceva cosa.

> Appunto: qui dice l'opposto di quanto ha detto sopra!

Non mi pare: Dijksterhuis non si riferisce ad Oresme, ma a Soto. E di
Soto dice, anche se con una formulazione forse un po' ambigua, ma chiara
alla luce del primo paragrafo citato, che anticipava GG.

> Come avrebbe potuto fare un simile errore, se la teoria del moto
> unif. accelerato dei gravi fosse stata gia' ben presente nella cultura
> dei matematici e fgilosofi del tempo?

Un conto e' che la teoria fosse ben presente, un conto e' che sia ben
accettata. Ricorda che stiamo parlando di un periodo che Kuhn
definirebbe "pre-paradigmatico". In ogni caso D. specifica - in parte
l'ho anche riportato - che probabilmente queste idee circolavano poco,
in buona parte per via del disinteresse degli aristotelici per le
formulazioni quantitative.

Il problema che io vedo, semmai, e' cosa si deve intendere per
"attribuire una scoperta", o meglio a chi una determinata scoperta vada
attribuita, questione cui ho accennato nel mio primo post in questa
discussione. Io sono dell'opinione che la semplice enunciazione non sia
sufficiente per appropriarsene; se cosi' fosse, al legge dell'inverso
del quadrato non si dovrebbe chiamare "di Newton".

(Vedo che Buggio legge questa discussione; aspettati una sua reazione
violenta a questo mio capoverso. E sappiamo perche'...)


> Di nuovo: se la teoria del moto unif. accelerato fosse stata nozione
> comune, come si spiegherebbe lo svarione di Cartesio?

Credo per la stessa ragione qui sopra.

> Mi sembra che nella storia della scienza non ci sia altro scienziato,
> come Galileo, al quale si sia contestato praticamente tutto:

Anche Einstein non scherza :-) E non credo che sia solo per
antisermitismo: forse e' intrinseco al fatto di essere un'icona.
Received on Fri Nov 13 2009 - 18:25:24 CET

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