On Oct 30, 3:46�am, Tetis <lje..._at_yahoo.it> wrote:
> On 29 Ott, 07:22, maitre Aliboron <alibo..._at_despammed.com> wrote:
>
> > Mi pare fosse questo, ma ne ricordo anche un altro che non trovo piu'.http://digilander.libero.it/crombette/la_nasa_e_il_geocentrismo.htm
>
> > Puzza di crackpot? L'odore e' quello, comunque la presa di coscienza
> > che c'e' qualcuno (in effetti credo di avere ingigantito la mia
> > percezione) che ritiene questo effetto una prova contro, lo lessi qui
>
> � La sensazione � quella di un equivoco riguardo all'uso dei
> riferimenti inerziali, "immobili rispetto alle stelle fisse", ma
> ammetto di aver letto un poco sbrigativamente.
>
> >http://ulisse.sissa.it/chiediAUlisse/domanda/2007/Ucau070306d001/
>
> Il terzo punto anche se � interessante pu� essere fuorviante a livello
> didattico e contiene almeno un'inesattezza. Non � vero, per l'effetto
> Sagnac relativo ad un disco rotante rispetto ad un riferimento
> inerziale, che �non si possa usare la luce per sincronizzare, si pu�
> usare luce che si irradia dal centro del disco per ottenere la
> coordinate temporale del sistema di coordinate di Born. E con le
> dovute accortezze si possono misurare anche i valori di theta e del
> raggio. Usando solo segnali luminosi a condizione di potere
> trasmettere i risultati delle misure effettuate al centro del disco.
>
Ciao Tetis, quello che dici � un po' pericoloso... quello che si
critica � la sincronizzazione � la Einstein
tra coppie di orologi a distanza comune r dal centro. Questa �
impossibile.
Il problema � squisitamente di geometria differenziale: appare
un'assegnazione di sottospazi negli spazi tangenti agli eventi lungo
le linee di universo di questi orologi che non � integrabile...
La questione � subdola. Si possono definire coordinate rotanti ma NON
un sistema di riferimento rotante sincronizzato alla Einstein.
Tuttavia � possibile scegliere una differente sincronizzazione che
equivale a mettere una metrica spaziale sulle superfici a tempo
costante (tempo delle coordinate rotanti) che NON � quella indotta
dalla metrica dello spaziotempo ma che rispetta il vincolo fisico che
la velocit� della luce su un percorso chiuso � sempre c (questo �
usato per definire la distanza tra punti spazialmente separati).
Si tratta di una costruzione nota dai tempi di Adamo ed Eva...a la
trovi addirittura scritta nel Landau di teoria dei campi, anche se
incredibilmente nessuno che io conosco si � accorto dell'importanza di
tale costruzione [nella versione italiana non si capisce un emerito
c... come al solito].
Ciao, Valter
Received on Fri Oct 30 2009 - 12:14:55 CET