Re: attrito radente

From: Giorgio Bibbiani <giorgio_bibbianiTOGLI_at_virgilio.it.invalid>
Date: Wed, 14 Nov 2012 17:28:01 +0100

cometa_luminosa ha scritto:
>> non si puo' pretendere che una legge fisica risulti corretta
>> anche al di fuori del suo campo di applicabilita',
>
> Pero' il suo campo di applicabilita' non sempre lo conosci a priori:
> come sapeva Newton che la deviazione della luce vicino ad un corpo
> massiccio fosse doppia e che la precessione del perielio di Mercurio
> fosse piu' veloce, di quanto prevedeva la sua teoria?

Beh, questo si chiama progresso. ;-)

Seriamente, modificare il campo di applicabilita' di una
legge fisica significa come dicevo modificare anche
la legge stessa, dato che l'enunciato di una legge fisica
deve comprendere il suo campo di applicabilita', se
il campo di applicabilita' viene esteso allora tanto meglio
(per la legge ;-) se quello che era il presunto campo di
applicabilita' viene ristretto allora bisognera' "inventarsi"
qualche nuova legge che valga nelle diverse condizioni,
come e' accaduto nella transizione dalla gravitazione
classica alla RG.
Giustamente *tutte* le leggi fisiche hanno soltanto
valore provvisorio, senno' la fisica non sarebbe una
scienza ma piuttosto qualcosa di simile a una
religione, con i suoi dogmi, scismi, e guerre settarie,
poi magari qualcosa del genere in realta' e' accaduto
anche nella scienza, ma la forza della scienza e' proprio
che alla fine ci si deve confrontare con la realta' sperimentale
e con il ragionamento logico e prima o poi si
capisce come stanno (sempre provvisoriamente ;-)
le cose.

Abbiate clemenza se ho scritto delle ovvieta'...

Ciao
--
Giorgio Bibbiani
Received on Wed Nov 14 2012 - 17:28:01 CET

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