Paul ha scritto:
> Un condizionatore d'aria (o "pompa di calore") sposta solamente il
> calore, non lo genera.
> Il calore estratto dagli ambienti interni (che si raffreddano) viene
> "pompato" all'estrerno.
> Il bilancio � zero. Tanto ne togli da un lato, altrettanto ne butti
> fuori.
Darwin ha scritto:
> E l'energia consumata dalla rete elettrica, dov'� finita? Funziona
> senza alimentazione, la pompa di calore?
Paul ha scritto:
> Facciamo un piccolo passo indietro: tutti i condizionatori sono in
> funzione e la temperatura negli ambienti condizionati � costante, ad
> un valore inferiore (ovviamente) alla temperatura esterna.
> Poich� gli ambienti non sono perfettamente isolati termicamente, una
> certa quantit� di calore penetra dall'esterno cercando di alzare la
> temperatura.
> Il condizionatore estrae tale calore in eccesso (buttandolo fuori) e
> mantiene la temperatura costante.
> In questo stato di equilibrio, l'ambiente non si accorge per niente di
> ci� che sta accadendo. C'� solo una circolazione di calore all'interno
> degli ambienti attraverso la pompa di calore.
Evidentemente tu non hai mai sentito nominare il teorema di Carnot...
Se una macchina termica *reversibile* lavora fra le temperature
(assolute) T1 e T2, per le quantita' di calore scambiarte alle due
temperature si ha sempre Q1/Q2 = T1/T2.
Non importa in che verso la macchima funziona: se lavora come pompa di
calore, e se T1<T2, la macchina assorbe il caore Q1 al corpo freddo e
restituisce il calore Q2 al corpo caldo. E ovviamente Q2>Q1.
La differenza L = Q2-Q1 deve essere fornita dall'esterno, per es. come
lavoro elettrico, perche 'la macchina possa funzionare.
Avrai L = Q1*(T2/T1 - 1).
Questo nel caso ideale di macchina reversibile. In pratica L potra'
essere anche parecchio maggiore, e per es. per sottrarre 1 kWh come
calore all'ambiente freddo, dovrai cedere 2 kWh a quello caldo.
La differenza (1 kWh) e' lavoro elettrico prelevato dalla rete
elettrica e trasformato in calore.
--
Elio Fabri
Received on Sat Sep 26 2009 - 20:42:46 CEST