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From: dumbo <_cmass_at_tin.it>
Date: Fri, 2 Oct 2009 00:37:08 +0200

"Cujo" <fra_at_despammed.com> ha scritto nel messaggio
news:7ii0poF32b8kcU1_at_mid.individual.net...

> una palla da tennis lanciata a 2 Km/h da un ciclista che pedala
> a 10 Km/h venga vista viaggiare a 12 Km/h da un osservatore in quiete
> rispetto al ciclista.

lapsus ! volevi dire "rispetto alla strada".

> La luce - dicono - *farebbe eccezione*. Se il ciclista accendesse una
> torcia elettrica e proiettasse un fascio luminoso la velocit� di
> propagazione del fascio luminoso risulterebbe essere sempre c ad un
> osservatore esterno e non c + 2 Km/h.
>
> Qui mi scatta il "gong!!!", non sono d'accordo. Non sono d'accordo perch�
> questo mi sembra il comportamento STANDARD ed ATTESO di una qualsiasi ONDA
> che si propaghi in un mezzo.

vero, ma tieni presente che la luce NON si propaga in un mezzo.
La relativit� si fa con due postulati, uno � quello che hai sentito
su yutube, l' altro � il principio di relativit�, che implica la non
esistenza dell'etere e quindi la propagazione della luce nel vuoto.

> peculiarit� della luce mi sembra saltar fuori quando si cerca di
> identificare il "mezzo" attraverso cui si propaga. La peculiarit� sta nel
> fatto che esso si scopre empiricamente essere ... solidale
> contemporaneamente con ... tutto (ci� che si muove di moto rettilineo
> uniforme rispetto alla sorgente).

infatti, la relativit� potresti costruirla anche dicendo che
l'etere esiste, ed � in quiete rispetto a tutti gli osservatori
(cio�: non esiste uno stato di moto dell'etere).
E' questione di gusti se scegliere questa posizione:
la luce viaggia come se fosse trasmessa da un mezzo per�
il mezzo non c'�; oppure quest'altra: il mezzo c'� ed � fermo
in tutti i sistemi di riferimento.

> Per cui, *davvero* non comprendo questo "accanimento" nello spiegare come
> la velocit� di una palla da tennis lanciata da un ciclista si comporti in
> un modo ed un fascio di luce proiettato dallo stesso ciclista si comporti
> in un altro.

infatti: se non enunci anche il principio di relativit�
questo "accanimento" non porta a nulla.

> Motivo per cui, semplificare per semplificare, troverei molto pi� pratico
> affermare che la luce si propaga come un'onda qualsiasi senza eccessive
> stranezze ad eccezione del fatto che l'ipotetico mezzo attraverso cui si
> propaga � sempre e comunque FERMO rispetto a QUALSIASI osservatore si
> muovesse di moto R.U. rispetto alla sorgente.

> Dove sbaglio ? grazie.

da nessuna parte; per� cos� facendo verrebbe fuori una nuova stranezza,
quella di un oggetto (l' etere ) in quiete rispetto a tutti gli osservatori,
anche se questi si muovono gli uni rispetto agli altri. Sono due stranezze
diverse, scegli quella che vuoi ma una stranezza non la puoi evitare.

Aggiungo una cosa: il principio di relativit� ** da solo **
implica l' esistenza di una velocit� assoluta (cio� uguale per tutti
gli osservatori).

bye
Corrado
Received on Fri Oct 02 2009 - 00:37:08 CEST

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