Re: Perché esistono le note?

From: Albert0 <never999_at_libero.it>
Date: Sun, 20 Sep 2009 12:34:38 +0200

Temo che Google si sia mangiato il mio post :-(((


Provo rapidamente a riassumere.
Un suono contiene anche delle armoniche, per cui per il cervello �
naturale sentirle e trova la miscela gradevole.
Esempio:

se suono un do c'� anche
do ottava sopra
solb ottava sopra
do due ottave sopra
mib due ottave sopra
solb due ottave sopra
ecc

Si deduce la scala musicale deve contenere anche questi suoni che sono
quelli che servono agli accordi.
E che la musica � basata su rapporti di frequenze.
Su questo si costruisce la teoria dell'armonia che ha una base
strettamente fisica.

Complicazione � che alcuni accordi sono cosi naturali da risultare
banali e non interessanti mentre una leggere disarmonia � gradita .
Esempi di eccessivo accordo:
1
do - solb ha rapporto di frequenza 3/2
Ha cosi tante armoniche in comune da risultare banalissimo, infatti non
si usa e l'accordo che si f� � do - sol.
2
Il caso estremo � do - do sopra: le armoniche sono completamente
sovrapposte per cui non � un accordo ( ed ecco perch� si dice che � la
stessa nota).


Leggera disarmonia vuol dire che ci sono alcune armoniche "sbagliate" :
se quelle dei due suoni si sovrappongo troppo � banale, per� non ci si
pu� allontanare troppo da questa situazione.
La teoria armonica ( che ignoro ) dice quali casi possono andare e quali
no.
In questa maniera al fatto fisico si aggiunge il gusto: la quantit� di
disarmonia gradita � personale.


Un ultima cosa: � impossibile fare una scala perfetta ovvero che
rispetti i vincoli:
1) equispaziatura delle note
2) contiene alcuni rapporti di frequenza come 2/3 4/5 ecc
Dividere la scala in 12 passi � un buon compromesso ma non perfetto.
Per cui nella pratica musicale il musicista o l'accordatore possono
alterare leggermente le note.
Received on Sun Sep 20 2009 - 12:34:38 CEST

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