Re: Perché esistono le note?

From: Archeopteryx <cor.bonukFANCULOSPAM_at_libero_NOMAIL_.it>
Date: Sat, 19 Sep 2009 21:37:21 +0200

> Forse non vi stupira' se dico che non sono
> d'accordo, prima di tutto per ragioni filosofiche
> :)

Non sono affatto stupito... Se sapessi disegnare ti
"rifarei il verso" parodiando il disegno - che
sicuramente conosci - di Landau mentre spiega :D

> Quanto meno, non sono d'accordo sul negare gli
> aspetti fisici. Probabilmente il primo strumento
> musicale e' stato il flauto, fatto da un osso
> forato, o da canne di varia lunghezza. Sapete
> certo che Pitagora scopri' la relazione fra
> lunghezza di una corda e altezza del suono
> emesso, e costrui' quella che ancor oggi si
> chiama "scala pitagorica", basata sugli
> intervalli di quinta.

Non pensavo di negare gli aspetti fisici; come
dicevo mi pareva di ricordare che nei meandri
dell'anatomia non ci fosse nulla che faccia pensare
a frequenze privilegiate. Ma anzitutto pu� non
essere cos�, ricordo troppo bene la discussione
sulla percezione dei colori per non pensare che
potrei restare a bocca aperta con una smentita
totale alle mie impressioni. Secondo poi...
ovviamente, se hai tempo, mi piacerebbe sapere di
pi�. Non so se la suddivisione pitagorica ha una
specie di diffusione priviliegiata tra culture
diverse. Fosse cos� sarebbe estremamente interessante.

ciao!

C.

-- 
"La teoria � sapere come funzionano le cose e
non sapere come farle funzionare; la pratica �
sapere come far funzionare la cose senza sapere come
funzionano; il nostro scopo � unire la pratica
alla teoria per riuscire a non far funzionare
le cose senza capire come abbiamo fatto"
Received on Sat Sep 19 2009 - 21:37:21 CEST

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