Soviet_Mario ha scritto:
> siccome non ho mai provato a fare una cosa simile, ti chiedo una
> curiosit�: la legge suddetta, � obbedita in modo accettabile in un
> numero significativo di superfici reali, e in un range decente di
> pressioni? O servono materiali con requisiti particolari?
Piacerebbe anche a me saperlo.
Le cosiddette "leggi dell'attrito" vengono propagate di generazione in
generazione, senza che nessuno si scomodi a chiarire il punto che
chiedi.
cometa_luminosa ha scritto:
> L'unica risposta che io darei (anche se, ammetto, non spiega nulla) e'
> che, da una parte, risulta sperimentalmente, per una vasta gamma di
> situazioni simili,
Questo ti risulta per conoscenza diretta, o per la "tradizione" di cui
sopra? :)
> che l'attrito e' proporzionale alla pressione P (questo e' facile da
> far capire intuitivamente) e contemporaneamente all'area A della
> superficie in contatto.
Secondo me di intuitivamente facile non c'� proprio niente.
Debbo dirvi che se c'� una cosa che odio dell'insegnamento tradizionale
della fisica, sono proprio le "leggi dell'attrito".
Sono convinto che ci sia ben poco di vero, e che la sola ragione per cui
sopravvivono cos� pacificamente � che sono molto comode per inventare
problemi.
Magnifico esempio di "mondo di carta".
--
Elio Fabri
Received on Fri Nov 09 2012 - 21:49:22 CET
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