Re: spiriti

From: Renaissance <glucasole_at_tiscali.it>
Date: Sun, 06 Sep 2009 07:07:32 +0200

Archeopterx ha scritto:

> Dove voglio arrivare? In casi come quello, introdurre i numeri
> immaginari � come illuminare a giorno una stanza buia che altrimenti
> vedresti a pezzetti con una torcia elettrica cercando di ricostruirne
> l'immagine nella mente, che non � "vedere".

Premetto che posso dire fesserie, perche' ricordo molto poco
di quel che studiai all'ITIS in elettronica e sistemi.
A vedere, *ci si vede bene comunque*, ma per far cio' bisogna
fra le altre cose arrivare a comprendere che un condensatore (ideale,
vabbe'...) ha in uscita la derivata del segnale di ingresso, mentre
un'induttanza effettua un'integrazione del segnale. Questo basta
perche' sia chiaramente intuibile che, nella pratica reale dello studio
e della progettazione elettronica, in un circuito appena appena
complesso sia gia' impensabile lavorare in campo reale (o se si
vuole, immaginare "empiricamente" quel che succede all'uscita dato un
certo segnale in ingresso).
Percio' sia benedetta la trasformata di Laplace, :-) che porta il
tutto in campo polare e che consente di lavorare con moltiplicazioni
e divisioni anziche' con derivazioni e integrazioni, ma e' IMHO
solo un modello (o un modo di rappresentazione) che semplifica
notevolmente il lavoro, non un modo "piu' reale" di vedere le cose.

> E allora mi chiedo? E' un formalismo?

YEP! :-)

bye G.L.
-- 
"E' assolutamente evidente che l'arte del cinema si ispira
alla vita, mentre la vita si ispira alla TV" - Woody Allen
Received on Sun Sep 06 2009 - 07:07:32 CEST

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