David ha scritto:
> Il 29 Aug 2009 21:18:12 GMT, Piercarlo ha scritto:
>
CUT
>
> Non � che stai generalizzando in modo emotivo la tua esperienza personale?
> Fino a pochi di anni fa il sogno di tutti i genitori era di vedere il figlio
> laureato. La laurea dava non solo lavoro ma anche prestigio;
insomma, in primis si fa di tutte le erbe, pardon lauree, un
fascio, mentre la loro spendibilit� lavorativa non � mai
stata omogenea in nessun periodo storico
> poi un
> susseguirsi di riforme dell'universit� ha finito per regalare la laurea a
> cani e porci
anche questa non � una cosa uniforme e comunque, e
soprattutto, non � minimamente la radice di quanto poi
deduci dopo
> svilendo il titolo a tal punto che oggi sono pi� richiesti i
> periti dei laureati.
nossignore. La sovrassaturazione dei laureati � figlia di
ben altre concause che non l'innegabile degrado qualitativo
partorito dal 3+2.
In parte � vero che per un certo periodo (ma non
recentissimo) era andato aumentando il parco laureati in
senso lato (ma pure non in tutte le discipline, anzi per
alcune c'era stata contrazione, dato che ad es. le scienze
dure avevano conosciuto un lungo declino che forse solo da
poco si sta invertendo) ma ci� a prescindere dalle riforme.
E cmq anche i laureati pi� rari rimanevano in esubero, e se
volevano lavorare, dovevano essere demansionati oppure
stornati a professioni poco affini. Inoltre, e soprattutto,
si � fortemente contratta la domanda di personale
qualificato di alto livello, e rispetto a altri paesi il
divario stipendiale tra laureato e perito � pi� modesto, ad
indicare che il tenore tecnologico medio dell'industria
italiana �, in generale e salvo eccezioni, piuttosto basso.
L'intensit� innovativa di prodotto italiana � ormai esigua.
Temo che perderemo persino la presa sulla meccanica di
precizione, che � stata a lungo un fiore all'occhiello.
L'India � un paese che sino a 5 anni fa esportava miriadi di
laureati (con la fortuna di essere gi� bilingui),
informatici e matematici, verso gli USA, ma non solo, anche
molti medici ad es verso il regno unito cronicamente
sguarnito di medici (e insegnanti).
Oggigiorno anche la domanda indiana interna cresce
tumultuosamente, e certi mega-poli (o mega campus) come a
Bangalore, assorbono ricercatori di primo livello (e
cominciano ad attirarne pure dall'estero a riprova delle
chance che offrono). Chiaramente si tratta di punte
dell'iceberb, ma anche se si tratta magari solo di "simboli"
di orgoglio nazionale, accendono le ambizioni dei
diseradati. Non a caso anche nell'aerospaziale di punta
l'India sta puntando oltre il tornaconto diretto immediato
> L'India sta vivendo il passaggio dalla povert� al benessere che in italia
> abbiamo vissuto negli anni 50-60, e anche da noi le famiglie con pochi mezzi
> facevano sacrifici per mandare i figli a studiare.
>
> E' vero che oggi c'� una larga disaffezione verso il sapere in generale e
> quello scientifico in particolare, ma le cause mi sembrano molte, diverse e
> non banali e non so se � il caso di affrontarle qui.
rispetto la scelta e ne approfitto per non ingigantire a mia
volta questo genere di OT che inesorabilmente mi catturano :-)
ciao
Soviet
>
>> En passant: in questi giorni mi sto leggendo la biografia su Alan Turing
>
> Poveraccio, anche lui... se penso a come � finito non posso fare a meno di
> intristirmi.
>
> D.
Received on Mon Aug 31 2009 - 01:33:34 CEST
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