Re: Gravita'

From: Tommaso Russo, Trieste <trusso_at_tin.it>
Date: Thu, 09 Jul 2009 16:36:40 GMT

LuigiFortunati ha scritto:

> Il match "sembra" perfettamente pari, ma non lo e', o meglio, lo
> e' (teoricamente e matematicamente) solo se non teniamo conto del
> tempo.
>
> Infatti, 10 e 9,9 (col 9 periodico) sono uguali a patto che abbiano
> la stessa frequenza.

Ti sei espresso con la stessa proprieta' di linguaggio che ho usato
l'ultima volta che ho cercato di ordinare una birra a un barista coreano
che non sapeva una parola in nessun'altra lingua. Pero' ti sei fatto
capire (anch'io ho ottenuto la mia birra :-), e la tua conclusione e'
corretta anche se espressa in termini imprecisi:

> E allora, se la frequenza degli urti di questo corpuscolo e' la
> stessa di quelli in arrivo dall'esterno, si ha l'equilibrio, se e'
> minore si ha l'attrazione, se e' maggiore si ha la repulsione.

Ossia: nell'ipotesi di urti elastici, se il flusso dei corpuscoli in
arrivo dall'esterno e' costante, non si ha alcun effetto. Verissimo! E
allora perche' progetti strani esperimenti con palloncini bucherellati?

Mentre invece: i corpi verrebbero spinti l'uno verso l'altro con un
flusso in continuo aumento (con forza gravitazionale costante, se
l'aumento e' anch'esso costante); mentre verrebbero spinti l'uno via
dall'altro con un flusso in continua e costante diminuzione.

Se vuoi sostituire

  - l'ipotesi gratuita di urti anelastici, ma senza produzione di
calore, con
  - l'ipotesi gratuita di urti elastici, ma da parte di un flusso di
corpuscoli dall'esterno in continuo aumento,

accomodati pure. Devi solo spiegare:

1) perche' questo aumento continuo e costante del flusso di corpuscoli
che arrivano dall'esterno su un sistema di corpi gravitanti;

2) la dipendenza da 1/r^2 della forza d'attrazione. Dato che
quest'effetto differenziale sarebbe tanto maggiore quanto maggiore
sarebbe il ritardo degli effetti dei corpuscoli rimbalzanti fra un corpo
masssivo e l'altro, ritardo linearmente proporzionale alla distanza, la
forza non sarebbe piu' inversamente proporzionale al quadrato della
distanza, come calcolato da LeSage per salvare la legge empirica di
Newton, ma solo alla distanza.

Se questa e' una semplificazione... Occam ti guarda sempre piu' scuro in
volto.

-- 
TRu-TS
Received on Thu Jul 09 2009 - 18:36:40 CEST

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