On 2 Lug, 17:58, Enrico SMARGIASSI <smargia..._at_ts.infn.it> wrote:
> > In quale modo una "geometria" (quindi una conformazione, una curva)
> > pu� generare una forza?
>
> Infatti non la genera. Nella RG la gravita' e' vista come un'
> alterazione della geometria dello spaziotempo. Una massa (di prova)
> soggetta solo alla gravita' percorre una geodetica, ovvero non e'
> soggetta a forze.
>
Se tu stessi cadendo verso una stella di neutroni (mentre il tuo
corpo si sta trasformando in uno spaghetto lunghissimo) ben
difficilmente ammetteresti che la gravit� non � una forza.
E altrettanto difficilmente opteresti per
"l'alterazione_della_geometria_dello_spazio_tempo" e "le geodetiche di
un'ipotetica quarta dimensione spaziale".
Magari aggiungendoci qualche decina di dimensioni spaziali
arrotolate e nascoste.
Francamente io preferisco non dare eccessivo credito alle cose
astratte e non dimostrabili.
> > non capisco perch� essa viene tutt'oggi annoverata tra la quattro
> > forze fondamentali.
>
> Piu' che altro e' questione di tradizione. La terminologia e' dura da
> cambiare.
>
Forse e' dura perche' F=ma e' un pilastro della fisica.
> > Avevo avanzato un'obiezione: come si pu� "misurare" la qdm di un
> > fotone senza tenere conto che dall'altra parte (nel verso opposto) ce
> > ne sono altri (fotoni radio e altri ancor meno energetici) che non
> > riusciamo neanche a rivelare?
>
> Se stimi la qdm di questi fotoni (e si puo' fare) si vede che in
> opportuni contesti sperimentali (es. effetto Compton) questo effetto e'
> trascurabile.
>
Nell'effetto Compton e' trascurabile (anzi direi nullo) solo perche'
la qdm degli altri fotoni presenti si esercita su entrambi gli
elementi osservati, cioe' sia sui fotoni che sugli elettroni, e
quindi, questi effetti si annullano a vicenda.
Noi misuriamo solo quanta QDM ha in piu' il fotone X (o gamma)
rispetto al fotone cosiddetto trascurabile.
Questa misura e' relativa, non assoluta.
Potremmo effettuare una misura assoluta solo se potessimo osservare
un singolo fotone <<in assenza>> di ogni altro fotone (circostanza
impossibile da realizzare in qualunque laboratorio del mondo).
> > La misura di cui parli � la qdm del fotone osservato, oppure (pi�
> > verosimilmente) la somma vettoriale della qdm del fotone osservato pi�
> > quella di tutti gli altri fotoni presenti?
>
> Vedi sopra.
Vedi sopra.
>
> > Mi pare che anche l�, dove la qdm dei fotoni splende in tutta la sua
> > prorompente forza (parlo dell'interno del sole), essa sia considerata
> > poco pi� che "trascurabile" rispetto alle altre forze.
>
> Certo. Questo non vuol dire che quando e' necessario non la si possa
> considerare e valutare. Per esempio per spiegare la direzione delle code
> cometarie, che sono sempre rivolte in direzione opposta al Sole, non
> puoi trascurarlo.
>
La qdm dei fotoni la notiamo solo quando non possiamo farne a meno
(le code delle comete), cioe' dove e' talmente evidente da non poterla
negare.
All'interno del sole, invece, pare che ci siano altre forze piu'
importanti (plasmi, energie cinetiche ecc.) che, pero' (pur nella loro
preponderanza) quando vengono a mancare i fotoni della fusione
nucleare, non bastano a evitare il collasso (il che e' un
controsenso).
La verita' e' che la qdm dei fotoni e' sottostimata, proprio perche'
le nostre misure sono sempre relative.
> > I fotoni (tutti, anche quelli meno energetici) hanno una loro
> > quantit� di moto, che scaricano sugli atomi, ma solo se incontrano il
> > nucleo sul loro cammino.
>
> Sbagliato. I fotoni interagiscono non solo con i nuclei, ma anche - e
> soprattutto! - con gli elettroni.
>
La massa dell'elettrone e' circa un duemillesimo del protone (e
ancor di meno rispetto al nucleo).
Di conseguenza il numero delle interazioni tra i fotoni e gli
elettroni (anche se li notiamo di piu') sono enormemente inferiori
(quindi trascurabili) rispetto a quello tra fotoni e nuclei atomici.
> Inoltre, ed a prescindere da ogni altra considerazione,considerato che
> le interazioni dei fotoni con la materia dipendono dalla carica
> elettrica, e non dalla massa, mentre le interazioni gravitazionali
> dipendono dalla massa e non dalla carica, mi sembra che spiegare la
> gravita' con modellini come il tuo sia senza speranze.
Le interazioni dei fotoni con la materia dipendono dalla carica
elettrica? Ne sei certo?
I fotoni (anche se sono i quanti dell'interazione elettromagnetica)
sono neutri, non hanno carica.
Luigi.
Received on Fri Jul 03 2009 - 13:12:32 CEST
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