Re: Principio di equivalenza: enunciato incompleto?

From: Luciano Buggio <buggiol_at_libero.it>
Date: Wed, 31 Oct 2012 08:52:26 -0700 (PDT)

On 30 Ott, 16:13, stefano.mi1..._at_libero.it wrote:

(cut)
>

> In realt� anche dopo le discusse misurazioni del 1919 le cose non apparirono univoche. Alcune misurazioni del 1922 sembrarono confermare i valori einsteiniani, ma in seguito risultarono valori discordi.
>


> Scrive Born (non certo un antirelativista): "non si � ancora giunti ad una conferma sperimentale definitiva: alcune misure recenti mostrano uno spostamento pi� grande del 10% del valore teorico (di Einstein)" (La sintesi einsteiniana, Boringhieri, p. 420). Scriveva questo non negli anni venti ma nel 1962.

(cut)

Scrive il gi� citato Leopold Infeld (collaboratore di Einstein in
America, nel suo saggio
"Albert Einstein: l'uomo e lo scienziato: la teroia della relativit�
e
la sua influenza sul mondo contemporaneo", edito finch� Einstein era
ancora invita ed in italia da Einaudi nel 1959) a proposito di questi
esperimenti, pagg.107-108:

"Ci aspettiamo qualche piccola discordanza tra le vecchie (Newton
n.d.r.) e le nuove (Einstein n.d.r.) teorie.(....) Questo fu il caso
per la deviazione della luce in un campo gravitazionale, ***una
conclusione nuova e sconosciuta per la meccanica classica***
(l'evidenziazione � mia)".

Quindi Infeld sostiene che la predizione della deviazione � nuova, �
solo della Relativit�, e che prima si sosteneva che la luce in campo
gravitazionale non devia.
Ma era cos� ignorante?
Non oso pensare che fosse in malafede.

E questa � una cosa, assai grave: ma vediamo il seguito.

"Spesso si esagera l'importanza dei dati sperimentali nel caso della
teoria della relativit� generale. ***A dire il vero***
(l'evidenziazione � ancora mia) questi dati sono ancora piuttosto
scarsi (siamo, si tenga presente, intorno al 1950, piuttosto dopo che
prima, credo - n.d.r.), sebbene non si possa dubitare che la teoria
della relativit� generale si adatti ai fatti gi� noti meglio della
meccanica newtoniana.
Ma non sta qui la forza della teoria della relativit� generale (cio�
non sta nel riscontro sperimentale - n.d.r.): sta piuttosto nella sua
intima coerenza, nell'eliminazioni delle vecchie difficolt� (quali?
n.d.r) e nella sua maggiore semplicit� (tipo lo spazio-tempo, che �
incomprensibile alla mente umana- n.d.r.)".

Ecco in che mani siamo..

Luciano Buggio
http://www.lucianobuggio.altervista.org


Received on Wed Oct 31 2012 - 16:52:26 CET

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